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Il cardinale Angelo Scola (Newpress)
Milano, 6 gennaio 2017 - "Non bisogna cedere alla paura", di fronte ad un fenomeno di portata epocale come quello dell'immigrazione. L'arcivescovo di Milano, Angelo Scola, nella sua omelia in occasione del pontificale per l'Epifania, ha ribadito il monito che fu di Papa Wojtyla e che è di Papa Bergoglio. "L'apertura universale dell'Epifania al mondo di Gesù diventa oggi un invito rivolto a tutti per affrontare un processo di portata storica senza cedere alla paura, e senza cedere alla comprensibile paura né tanto meno all'insidiosa tentazione intellettualistica che si appaga di scaltre analisi". - ha detto -. L'integrazione di culture ha messo in moto un processo di lunga durata che ci vedrà tutti coinvolti".
Per affrontare il fenomeno dell'immigrazione "non bastano i pur necessari provvedimenti legislativi. Ci è chiesto di agire in unità con tutta la famiglia umana e le sue diverse articolazioni, secondo l'ideale dell'amore e di un'autentica amicizia civica. Lo dobbiamo alle vittime degli efferati episodi terroristici ed ai loro cari. Ce lo chiedono i non pochi martiri e la grande massa degli esclusi, scartati da un sistema sociale dominante spesso iniquo. L'amore vero, universale e concreto, che l'Epifania di Gesù Cristo ci testimonia: Dio, universale, si è fatto bambino concreto a favore di noi uomini", ha proseguito Scola.
CLOCHARD - L'arcivescovo dopo il Pontificale ha invitato a pranzo in Arcivescovado otto senzatetto, per sottolineare il valore e il significato di apertura e condivisione proprio dell'Epifania. Con il pranzo con i clochard "voglio avere una possibilità, seppur troppo rara, rispetto all'impostazione del ministero episcopale a Milano, di stare con la gente del popolo, di stare con la mia gente". Così l'arcivescovo Angelo Scola, poco prima di sedersi a tavola con otto clochard, seguiti dalla Caritas e ospiti oggi in Arcivescovado a pranzo. "E' un'apertura all'universalità che, nonostante tutti i new media e le varie stregonerie molto ultili, non viene fuori. Quello che emerge anche in questi giorni sono le divisioni, la violenza, le zone di guerra, il terrorismo, ma anche una chiusura dei nostri cuori".
VERITA' - "Verità, verità, non post-verità, come è di moda adesso". E' l'invito rivolto dal cardinale Angelo Scola, salutando i giornalisti in Arcivescovado.