Milano – Tutto è nato da una story su Instagram postata dall’ex concorrente del Grande Fratello Guendalina Canessa: Alessandro Impagnatiello, l’assassino di Giulia Tramontano, è stato evirato in carcere e trasportato in ospedale. La “notizia” è diventata in poco tempo virale, rilanciata migliaia di volte sui social, soprattutto su Twitter.
Il marito della mia cliente
Condita da fantasiose conferme come “È una notizia verissima, l’ha soccorso una guardia che è marito di una mia cliente”, la notizia è arrivata anche su alcuni canali di news, facendo naturalmente il pieno di click.
Indiscrezioni dell’ultima ora
Uno di questo canali si è addirittura spinto a spiegare che la notizia è frutto di “un’indiscrezione dell’ultima ora”. “Le sue condizioni – racconta il sito – sono apparse subito serie, tanto che le guardie hanno immediatamente disposto il trasferimento in ospedale”.
Il post dal parrucchiere
Un altro sito di notizie riporta integralmente il post dell’ex concorrente del Grande Fratello realizzato – viene spiegato – durante una messa in piega dal parrucchiere: “Mi è appena arrivata una notizia e ve la voglio immediatamente comunicare vi ricordate di Alessandro, quello che ha ucciso la sua fidanzata Giulia? Bene, ho appena scoperto che i carcerati gli hanno tagliato il p1sellino. Come posso dirlo? Gli hanno tagliato i gioielli, tutto, anche le p*lle. E poi le guardie lo hanno salvato perché stava avendo una forte emorragia. Non voglio dire altro, non voglio aggiungere altro, giudicate voi. La notizia non è uscita, internamente me l’hanno detto. Chi è all’interno. Questo è quanto”.
La smentita
Peccato che fosse tutto falso. E per smentire la notizia è dovuto intervenire il garante dei detenuti del Comune di Milano Francesco Maisto: “Non è vero nulla, si tratta di una grandissima bufala. Impagnatiello sta bene e si trova in un reparto separato del carcere e monitorato”. Smentita poi confermata anche dall’avvocata di Impagnatiello Samanta Barbaglia: “Tutto falso – ha detto la legale a Repubblica – l’ho visto proprio ieri”.
La bufala del giustiziere
La diffusione della notizia ha scatenato, oltre ai commentatori seriali, anche i cacciatori di bufale in rete. Che hanno infine inquadrato la fake news sull’assassino di Senago nella grande e sempre aggiornata categoria della “Bufala del Giustiziere”, che vede protagonista un soggetto riconosciuto da tutti come malvagio sottoposto a punizioni commisurate al crimine che ha commesso. Internet è piena di queste notizie: dal ristoratore che uccide la banda di rom che lo taglieggia, al padre di una giovane violentata che dà fuco al pene dello stupratore, fino allo sceicco punito dal papà della ragazzina che vuole comprare. Tutto falso, ma tutto ugualmente virale.