ANDREA GIANNI
Cronaca

Impagnatiello davanti agli psichiatri per oltre due ore: perizia decisiva. “Paranoide e ossessivo”

Omicidio di Giulia Tramontano a Senago (Milano), la relazione dei due medici sarà depositata a settembre. L’ex barman uccise la fidanzata con 37 coltellate: rischia l’ergastolo. Valutata anche la pericolosità sociale

Alessandro Impagnatiello è a processo per l'omicidio della fidanzata Giulia Tramontano: rischia la condanna all'ergastolo

Alessandro Impagnatiello è a processo per l'omicidio della fidanzata Giulia Tramontano: rischia la condanna all'ergastolo

Milano, 11 luglio 2024 – Per circa due ore e mezza Alessandro Impagnatiello ha risposto alle domande degli specialisti incaricati di sondare la sua psiche. Si tratta del primo incontro con i periti, lo psichiatra forense Pietro Ciliberti e il medico legale Gabriele Rocca, nominati dalla Corte d’Assise, che dovranno valutare se l’ex barman che uccise con 37 coltellate la fidanzata Giulia Tramontano, incinta al settimo mese, fosse capace di intendere e di volere al momento dei fatti.

L’esame, che si è svolto in una stanza del carcere di San Vittore, per ora non avrebbe ancora affrontato le drammatiche fasi del femminicidio, soffermandosi piuttosto sul passato dell’ex barman. I prossimi due colloqui si terranno a settembre. Poi i professionisti dovranno valutare le dichiarazioni dell’uomo e scrivere la loro relazione, che dovrebbe essere depositata entro il prossimo 15 ottobre e discussa in una delle udienze del processo a carico del trentenne che rischia una condanna all’ergastolo.

La valutazione sulla pericolosità sociale

Nel caso in cui riterranno che la capacità di Impagnatiello fosse “scemata”, i professionisti dovranno valutare anche l’eventuale pericolosità sociale. La Procura di Milano ha nominato come consulente la psichiatra forense Ilaria Rossetti, mentre l’avvocato di parte civile Giovanni Cacciapuoti ha incaricato gli psichiatri Salvatore De Feo e Diana Galletta.

Nel corso del processo, i consulenti avevano tratteggiato in maniera diversa la personalità dell’imputato. Il team della difesa ha parlato di tratti di personalità di tipo “paranoide e ossessivo” e ha concluso per una "grave psicopatologia”. Più spinta su un “lucido delirio”, sulle conseguenze di una semplice e terribile “banalità del male” la perizia della difesa della famiglia Tramontano. L’ultima parola, ora, spetta ai periti super partes, nominati dai giudici.