Recupera tessuti, rimette in circolo abiti e riutilizza il ricavato per sostenere progetti in Africa, India e altri paesi in via di sviluppo. In Italia dà lavoro a 300 persone di 29 nazionalità diverse, gestisce tre orti di comunità, organizza iniziative sociali di inclusione. Progetti e numeri che raccontano il processo virtuoso di raccolta, selezione e valorizzazione di indumenti, scarpe e accessori usati di Humana People to People Italia. Più di 5.500 contenitori in 37 province italiane, 23 milioni di chili di abiti messi nel 2023 dai cittadini nei contenitori con il logo Humana, oltre 140 tonnellate di Co2 risparmiata nel 2023, più di 138 milioni di litri d’acqua risparmiata nel 2023, oltre 4 milioni risparmiati dalle amministrazioni pubbliche e quindi dai cittadini nel 2023.
Ma anche un auspicio. "In un momento cruciale di cambiamento per il settore del tessile post-consumo è fondamentale un dialogo continuo tra operatori del settore, istituzioni e brand per costruire una filiera sostenibile, adottando un approccio globale - commenta Karina Bolin, presidente e amministratrice delegata di Humana People to People Italia -. Il settore del second hand impiega centinaia di migliaia di persone in Europa e milioni di persone in Africa. Il riutilizzo di un capo ha un impatto ambientale fino a 70 volte minore rispetto a un capo nuovo. Per questo auspichiamo che le nuove direttive tengano conto di questi aspetti e coinvolgano gli operatori del settore nel definire una strategia trasparente, globale e sostenibile".