RUBEN
Cronaca

Imprese più competitive con il digitale

Il mercato digitale italiano cresce del 2,1% nel 2023, superando la crescita del Pil nazionale. Investire in tecnologie è fondamentale per la crescita aziendale e la sostenibilità ambientale diventa un driver strategico.

Imprese più competitive con il digitale

Imprese più competitive con il digitale

Razzante*

Le imprese che investono in tecnologie crescono di più. Il mercato digitale italiano ha registrato nel 2023 un +2,1%, raggiungendo i 78,7 miliardi di euro. L’incremento è superiore alla crescita del Pil nazionale in termini reali (+0,9%). Sono le cifre dell’ultimo Report Anitec-Assinform (Confindustria) sull’innovazione digitale presentato ieri. Come ha puntualizzato Massimo Dal Checco, presidente Anitec-Assinform, "l’importanza del digitale non è solo economica ma anche sociale e ce ne possiamo rendere conto guardando a come il digitale sta ormai pervadendo la nostra quotidianità". Anche nei prossimi anni si prevede che il mercato digitale continui il suo cammino positivo, con una crescita media annua (2023-2027) del 3,9%, trainata dall’Intelligenza Artificiale e proiettata anche verso la sostenibilità. "Digitalizzazione e sostenibilità sono due driver di crescita - ha chiarito Lara Ponti, vice presidente di Confindustria per la Transizione Ambientale e gli Obiettivi ESG - Non investire in queste trasformazioni significa rinunciare a un sistema produttivo competitivo. Il rapporto tra le tecnologie digitali, la sostenibilità ambientale ed energetica e l’economia circolare è sempre più stretto e interconnesso. In questo contesto, è fondamentale promuovere non solo lo sviluppo di queste tecnologie, ma anche i nuovi modelli per la diffusione della conoscenza e delle competenze. Non può esserci una transizione ambientale ed energetica senza una contestuale transizione digitale che la accompagni e la sostenga". Ma per migliorare le prospettive in ottica “zero emissioni” è necessario un cambio di marcia: "La sostenibilità ambientale del digitale - ha concluso Dal Checco - deve evolvere da ambito di regolamentazione a vero e proprio strumento strategico per le organizzazioni".

*Docente di Diritto

dell’informazione

all’Università Cattolica

di Milano