Giorgio
Fiorentini*
Il welfare ambrosiano evidenzia un forte legame con il non profit e la società civile. La Milano non profit conta circa 8.000 associazioni, 670 fondazioni, circa 400 cooperative sociali e poi ci sono gli enti ecclesiastici, istituzioni sanitarie, educative e di ricerca e socio assistenziali. Si scrive non profit, ma si pronuncia impresa sociale, infatti tutte queste organizzazioni applicano la formula dell’imprenditorialità sociale che è la cifra delle attività economiche e sociali di Milano. Sia per le non profit, sia per le profit. La società civile ambrosiana ha fatto della filantropia organizzata e del dono come investimento una modalità di agire utile alla soddisfazione dei bisogni della comunità anche per riparare alcune carenze del settore pubblico o in collaborazione in logica sussidiaria.
In un contesto dove il welfare state si è ridimensionato per mancanza di risorse pubbliche e dove si vive in un welfare universalistico a protezione variabile. Il concetto di impresa profit o non profit è parte e sineddoche dell’impresa sociale, che non rappresenta un’opzione esortativa etico-moralistica, ma un imperativo categorico da attivare qualora si voglia ottenere l’integrazione fra sociale ed economico. E in era-Covid è il dover essere del sistema socio economico. A Milano l’impresa sociale si può anche aggettivare con ambrosiana, certamente non per una rivendicazione di primato dell’impresa sociale territorialmente identificata, ma per esplicitare un tipo di imprenditorialità che gode della cultura d’impresa lombarda che si pone in cima alle classifiche nazionali sia riguardo ai Pil regionali sia al Pil procapite in una evoluzione altrettanto positiva riguardo agli indicatori di Bes (Benessere Equo e Sostenibile).
Tutto questo avviene per l’adozione di un sistema di filiere sussidiarie composte da imprese sociali non profit, profit e pubbliche (in attuazione ora degli articoli 5556 della Riforma del Terzo Settore che tutelano gli assetti collaborativi). In sintesi “El cor in man” come imprenditoria sociale. *Università Bocconi