
Un vorticoso giro di denaro dall’Italia all’estero. Un sistema consolidato per far sparire i soldi guadagnati con le truffe. I carabinieri del Nucleo investigativo hanno scavato nei conti di Guido Umberto Farinelli e della sua società Fnr Servizi, trovando una macroscopica sperequazione tra quanto dichiarato ufficialmente (zero dal 2009) e quanto transitato negli ultimi anni. Basti dire che nel 2015 sono stati accreditati bonifici per 31mila euro, mentre nel 2016 la cifra è vertiginosamente salita a quota 150.385 euro; nel 2017, sono arrivati 29.982 euro e nel 2018 poco meno di 38mila euro, con altri 108mila euro tra 2019 e 2020.
Il totale, aggiungendo i versamenti in contanti da 60.035 euro: 417.311,40 euro in cinque anni. Secondo gli accertamenti investigativi, quella montagna di quattrini è stata accumulata da Farinelli con uno schema fisso. In sostanza, il quarantaseienne prometteva a persone incontrate in vari contesti lauti guadagni sul commercio di partite d’oro grezzo che lui diceva di gestire per conto del Governo e dei servizi segreti. Un imprenditore, ad esempio, ha raccontato ai militari che Farinelli gli aveva promesso, tramite contatti con la famiglia reale degli Emirati Arabi, che con un investimento di 50mila euro ne avrebbe incassati 360mila (18mila euro per ognuno dei 20 chili d’oro acquistati direttamente alla fonte). L’analisi dei flussi ha consentito di accertare che, "immediatamente dopo aver incassato i denari versati dalle vittime delle truffe", il finto 007 "era solito eseguire dei trasferimenti di tali denari su piattaforme finanziarie internazionali e conti deposito collegati a siti di trading on line e scommesse on line esteri, dai quali, successivamente, eseguiva piccoli prelevamenti al bisogno".
Ecco il dettaglio: tra primo gennaio 2015 e primo luglio 2020, ha versato 34.715,87 euro a Skrill Ltd, piattaforma finanziaria con sede in Canada; 106.858,50 euro a Paysafe Financial Services, piattaforma finanziaria con sede nell’Isola di Mann; 106.212,97 euro a Betclic, piattaforma di scommesse on line con sede a Malta; e 33.624 euro a Star Casino, altra piattaforma di scommesse basata a Malta. Complessivamente, Farinelli ha trasferito all’estero 281.411,34 euro, "a fronte di entrate dai medesimi istituti per complessivi 25.620,35 euro". Da aggiungere che le numerose operazioni finanziarie sono finite più volte nel mirino della Banca d’Italia, con decine di segnalazioni per causali come "bullion", "consulenza" o intermediazione". Farinelli non si è fermato neppure dopo la perquisizione del 2019: fino a pochi mesi, ha continuato a ricevere soldi "senza alcun dubbio riconducibili alle truffe che sta tuttora consumando".
Nicola Palma