Sono passati meno di otto mesi dalla terribile morte di un altro operaio, deceduto sul posto di lavoro, sempre a Cusago, a poca distanza dal luogo dell’infortunio mortale di ieri. Hassan Mohamed Ahmed Kjalil aveva solo 23 anni quando ha perso la vita, stritolato da uno sminuzzatore di rifiuti all’interno di un’azienda (nella foto). Sono state fondamentali, per la ricostruzione della dinamica, le testimonianze dei colleghi del giovane che hanno cercato di fermare il macchinario su cui il 23enne stava lavorando. Ma non c’è stato nulla da fare e il corpo del ragazzo è finito all’interno dello sminuzzatore della fabbrica Convertini di Cusago, specializzata nel trattamento dei rifiuti. Il nastro del macchinario ha agganciato la gamba del 23enne, trascinandolo all’interno dell’attrezzo in funzione. Kjalil viveva a Milano, quartiere San Siro, mentre la famiglia era rimasta in Egitto. Un errore umano, secondo le indagini dei carabinieri intervenuti sul posto insieme ai vigili del fuoco e ai soccorritori. Il giovane, forse per inesperienza in quel tipo di lavoro, non si è accorto della macchina in funzione e ha cercato di tagliare un cordino che avvolgeva un materiale da smaltire. Fra.Gri.
CronacaIn aprile a poca distanza un 23enne perse la vita stritolato tra i rifiuti