
La riqualificazione del presidio sanitario di via dei Glicini è stata finanziata da Regione Lombardia con uno stanziamento di cinque milioni di euro
Regione Lombardia ha approvato in questi giorni una delibera che stanzia 5 milioni di euro per interventi di manutenzione nell’ambito del “Progetto Rozzano“. "Grazie a Regione Lombardia – afferma la consigliera regionale della Lega Silvia Scurati – sono in arrivo ben 152,5 milioni di euro per il completamento di opere già previste o in fase di sviluppo, l’implementazione degli interventi del Pnrr, progetti strategici nell’ambito della salute mentale e il potenziamento del parco tecnologico biomedicale. Tra questi anche il progetto da 5 milioni di euro per la riqualificazione dei presìdi di Rozzano, in via dei Glicini e via Palmiro Togliatti. Con questi investimenti, Regione prosegue il suo importante percorso di rafforzamento del sistema sanitario regionale, contribuendo al tempo stesso al Progetto Rozzano, una vasta operazione di rigenerazione urbana del Comune dell’hinterland milanese".
"Un sentito grazie a Regione Lombardia, che oggi ha stanziato 5 milioni di euro per la riqualificazione degli edifici che ospitano il Sert, il consultorio e il servizio di neuropsichiatria infantile", ha dichiarato l’assessore Mattia Ferretti. "Con questo finanziamento – ha aggiunto – si taglia simbolicamente il nastro di partenza del Progetto Rozzano". Nel frattempo, a Rozzano proseguono a ritmo serrato i cantieri aperti lo scorso anno per la realizzazione del polo sanitario in via Guido Rossa, dove stanno sorgendo le nuove strutture della casa di comunità, dell’ospedale di comunità e della sede della Croce viola. Si tratta di un progetto approvato da Regione Lombardia e finanziato con risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il progetto della casa e dell’ospedale di comunità rappresenta un concreto potenziamento dell’offerta sanitaria sul territorio e, al contempo, un’importante occasione di rigenerazione urbana e sociale. Nella casa di comunità sarà attivo un team multidisciplinare composto da medici di base, pediatri, specialisti, infermieri e assistenti sociali. L’ospedale di comunità offrirà invece ricoveri brevi per pazienti con necessità di interventi a media-bassa intensità clinica, con una disponibilità compresa tra 20 e 40 posti letto. La struttura ospiterà anche la centrale operativa territoriale, con servizi di telemedicina e medicina digitale. Il nuovo polo di via Guido Rossa ha già trasformato l’area: al posto della “cittadella fantasma“, composta da 100 box sotterranei mai completati e abbandonati da decenni, prende forma un presidio moderno ed efficiente al servizio della comunità.