REDAZIONE MILANO

In casa pistola e contanti Spacciatore torna in carcere

Luca Formisano, già in manette nel 2008 con una gang di baby pusher. La polizia gli trova una Beretta rubata, 13mila euro e un bilancino di precisione

In casa una pistola rubata, un bilancino di precisione e 13 mila euro in contanti. Torna in carcere Luca Formisano, 31 anni, già condannato a suo tempo a 7 anni e 4 mesi dopo gli arresti scattati nel 2008 a Quarto Oggiaro, che fecero finire in cella una banda di (allora) baby spacciatori legati alla famiglia Carvelli.

Stavolta è stata una soffiata a mettere la polizia sulle tracce del giovane. Una perquisizione nell’appartamento dove vive, in via Val Trompia, ha fatto il resto. Tanto sicuri di beccarlo sul fatto gli agenti, che mentre tre di loro suonavano alla porta, quello appostato sul retro ha potuto seguire di persona il tentativo fatto da Formisano di liberarsi di un po’ di roba prima di aprire alla polizia.

Nelll’appartamento era rimasto comunque abbastanza da spingere il gip Guido Salvini a convalidare, ieri, l’arresto in flagranza di Formisano e a ritenere necessario mantenerlo in custodia cautelare in carcere. In casa gli agenti hanno trovato infatti una pistola, una Beretta calibro 7,65 risultata rubata. Poi l’attrezzo di precisione con il quale, gli investigatori ne sono certi, Formisano pesava la droga da vendere. E tre o quattro mazzette di soldi in contanti per un totale di oltre 13 mila euro, oltre a un block notes nel quale erano annotati nomi, cognomi e cifre, probabilmente il libro “contabile“ della sua attività di spaccio.

Comunque sia, nella convalida d’arresto e nell’ordine di custodia i reati contestati al giovane vanno dalla detenzione illecita di pistola e cartucce alla ricettazione, al possesso di un’arma impropria come una grossa mazza di legno color giallo. Nell’interrogatorio di convalida davanti al gip, Formisano si è difeso sostenendo che la pistola l’ha comprata da uno zingaro, il bilancino serviva per la sua rigorosa dieta perché va in palestra, i contanti erano suoi solo in parte, il resto di tutta la famiglia (compresi suocera e cognato)

Versione difensiva che proprio non ha convinto il giudice, spinto anzi a tenere Formisano in cella dai suoi precedenti dello stesso tipo, in attesa che le indagini si chiudano.

M.Cons.