Rinviato al 12 gennaio 2022 il processo nei confronti di Marius Tiba, 27enne di Parabiago accusato di lesioni colpose per avere sollevato e spinto con violenza, durante un "gioco finito male", Luca Castiglioni, 22 anni, di Lainate, durante una festa di compleanno. Ieri mattina, a due anni e mezzo dal drammatico episodio, c’è stato il rinvio della prima udienza per cambio di competenza funzionale. Il processo è stato assegnato al giudice Giulia Anna Messina.
Intanto l’avvocato della difesa ha scelto il rito ordinario, mentre la famiglia del 22enne, presente in aula, si è costituita parte civile.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la sera del 26 luglio 2019 il giovane lainatese avrebbe sbattuto la testa sul pavimento di marmo facendo "il giro della ruota" di cui sarebbe responsabile il 27enne. Ma la famiglia e il suo avvocato credono che la verità sia un’altra.
"Non è stata una fatalità – recita un post di Chiara Taverna, mamma di Luca (insieme nella foto), alla vigilia dell’udienza –. Abbiamo sempre chiesto la verità. Chi mi conosce sa che sorrido sempre, vedo il bicchiere mezzo pieno e ringrazio Dio in ogni istante per avermi concesso di abbracciare ancora Luca, ma la sua vita non è più la stessa. Insegno ai miei figli e ai miei alunni che ci si deve sempre assumere le responsabilità di ogni azione. Qui nessuno si è assunto la propria. Nessuno, nemmeno chi doveva tutelare un ragazzo che ha lottato per vivere e la sua famiglia che si è annullata per aiutarlo in questa impresa titanica. Ci siamo affidati totalmente a una giustizia nella quale riponevamo ogni speranza, e le donne e gli uomini di questa giustizia non si sono assunti la loro responsabilità, trattando questo dramma, come uno dei tanti delle loro giornate, senza alcun riguardo per la persona... tanto Luca è vivo".Roberta Rampini