La sua idea inziale era quella di prendere in affitto un appartamento con alcune amiche, studentesse come lei. "Ma loro non erano convinte e io da sola non potevo farlo, per una questione economica". Che fare, quindi, per vivere e studiare a Milano? L’ancora di salvezza di Korina Sheremet, di 26 anni, nata in Russia ma residente in Italia da 13 anni, è stata l’Opera Cardinal Ferrari che mette a disposizione stanze a prezzi calmierati per studenti e giovani lavoratori. "La mia “casa” da due anni". La ragazza vive in una stanza della Residenza Trezzi, a pochi passi da viale Tibaldi.
Da quanto tempo abita lì?
"Questo è il mio secondo anno. Sono molto contenta di aver trovato questa soluzione: mi trovo in un quartiere in cui non manca nulla, ben servito dai mezzi pubblici e neppure lontano dalla mia università, la Cattolica, dove studio Politiche europee ed internazionali. Mi sento fortunata".
Per aver trovato una stanza?
"Sì. Arrivavo da Brescia, avrei potuto solo fare la pendolare ma a lungo andare sarebbe stato complicato e avrei accumulato stanchezza per i continui spostamenti. Scartata l’ipotesi di prendere un appartamento in condivisione con le mie amiche, ho cercato una stanza in affitto ma erano tutte troppo care: non ne trovavo a meno di 700 euro".
E come ha trovato la soluzione?
"Un’amica di famiglia mi ha suggerito di contattare l’Opera Cardinal Ferrari e così ho fatto, nell’estate del 2021. Per fortuna c’era il posto! Eravamo ancora in periodo di pandemia, quando molte attività si svolgevano ancora a distanza e la richiesta di camere si era ridotta. Sono arrivata nel momento giusto".
Com’è il suo alloggio?
"Sono in una camera doppia insieme a un’altra ragazza, un’altra studentessa che era già mia amica. Pago 350 euro al mese, tutto compreso. In più ho a disposizione una cucina comune dove ognuno ha uno spazio per tenere pentole e utensili personali, e una sala da pranzo. Posso entrare e uscire dalla palazzina quando voglio, senza vincoli di orario, e tra le 7.30 e l’una di notte c’è pure il portinaio".
Che cosa apprezza di più?
"La possibilità di socializzare: ci sono tanti ragazzi di varie nazionalità e religioni e io sono felice di poter entrare in contatto con tante culture diverse".
Marianna Vazzana