CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

In manette professionista dei crac

Imprenditore del settore calzaturiero si appropriava dei fondi aziendali e non pagava i contributi: arrestato

di Christian Sormani

Distraeva fondi di piccole aziende che lavoravano conto terzi nel settore delle calzature d’alta moda a Parabiago causandone il fallimento e mettendo nei guai decine di dipendenti. Adesso nei guai è finito lui, un imprenditore parabiaghese che è stato arrestato dalle Fiamme Gialle di Legnano. La Guardia di Finanza ha dato avvio a una indagine, denominata "Empties Company", portando alla luce diversi reati fiscali a carico dell’uomo che adesso rimane agli arresti domiciliari proprio nella città della calzatura. Sono stati proprio i dipendenti beffati dall’imprenditore, una trentina, a denunciare alla Guardia di Finanza di Legnano il proprio stato lavorativo al quale si sommava la condizione di povertà in cui molte famiglie rimanevano: senza stipendio e senza contributi previdenziali e assistenziali.

Un calvario per una trentina di persone a causa dell’allegra gestione che l’uomo aveva sulle proprie aziende che finivano a gambe all’aria a causa delle continue distrazioni di fondi. Per i finanzieri di Legnano, coordinati dal maggiore Biagio Maurizio Agosta e dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, le denunce degli ex dipendenti sono state il punto cruciale dal quale partire per una indagine che ha poi inchiodato alle proprie responsabilità penali l’imprenditore parabiaghese, adesso accusato di bancarotta, reati fiscali, fallimentari, falso in bilancio e ricorso abusivo al credito. Adesso operai e modellisti delle aziende coinvolte chiedono giustizia e soprattutto soldi per poter andare avanti nella vita di tutti i giorni. Secondo un prima ricostruzione contabile, resa difficile dall’assoluta mancanza di scritture contabili, le distrazioni dei ricavi di cassa sarebbero di oltre due milioni e mezzo di euro.

Un milione di euro invece l’indebitamento per il mancato pagamento all’erario, agli enti previdenziali e ai dipendenti. Poi l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un totale di oltre 700mila euro e falso in bilancio e ricorso abusivo al credito, per un totale di anticipo, indebitamente ricevuto dall’Istituto di credito, di oltre 50mila euro. L’attività investigativa si è sviluppata tramite l’analisi delle movimentazioni bancarie considerata la distruzione e l’omissione di scritture contabili.

La Guardia di Finanza ha sequestrato all’imprenditore indagato beni a lui intestati per oltre settantamila euro. La notizia dell’arresto dell’imprenditore parabiaghese ha fatto ben presto il giro della città, essendo la calzatura il bene primario dell’economia locale. Tante domande sull’identità dell’indagato, con qualche mezza verità emersa nelle ultime ore. Le fiamme gialle di Legnano ha tenuto il riserbo sul nome dell’uomo che sarebbe comunque ben conosciuto in città lavorando nel settore delle scarpe di lusso.