Ad allenarsi in palestra non si rinuncia (ancora), ma il carovita ha rivoluzionato le modalità di abbonamento. "Quest’anno c’è stata una netta crescita di richieste di mensili", dice Leonardo Savoia, titolare della Leonidas di via Apelle, aperta dal 1989. "Il numero dei frequentanti è rimasto stabile rispetto al 2022, con circa 200250 soci: merito forse del nostro approccio “old style”, per cui i clienti non sono mai dei numeri da “spremere”. Fino all’anno scorso, però, la metà optava per la formula annuale e il resto accendeva abbonamenti di uno, tre o sei mesi. Quest’anno, la percentuale degli abbonati annuali è scesa al 40%. Il 10% di chi faceva l’annuale ha scelto la formula più breve. Il motivo è presto detto: sebbene l’annuale sia in assoluto il più conveniente permettendo di risparmiare il 20% (da noi costa intorno ai 500 euro), per alcune persone è diventata una cifra troppo alta da sostenere in un colpo solo. Quindi c’è chi preferisce pagare un po’ di più, ma avere la possibilità di diluire il pagamento nel tempo", dettaglia il personal trainer. "Il clima di austerità – aggiunge – ha avuto anche un impatto psicologico sugli allenamenti. L’elevata incertezza che si respira, tra guerra e inflazione, disincentiva una programmazione di lungo periodo". Quindi, si tende a "dare credito ai siti che promettono un corpo perfetto con un piano di allenamento personalizzato di poche settimane, pagato a peso d’oro. Così si spendono un sacco di soldi per rimanere delusi". A.L.
Cronaca"In palestra a Milano abbonamenti annuali in calo: su i mensili"