REDAZIONE MILANO

In piazza per salvare l’Ucraina: "L’Europa ci aiuti a difenderci"

Mille persone alla manifestazione per sostenere Zelensky e chiedere l’ingresso di Kiev nell’Ue

Bandiere ucraine in piazza Mercanti durante la manifestazione organizzata da +Europa (Foto Canella)

Bandiere ucraine in piazza Mercanti durante la manifestazione organizzata da +Europa (Foto Canella)

Si sono dati appuntamento in piazza Mercanti per gridare la propria solidarietà al presidente Volodymyr Zelensky e la necessità che l’Europa sostenga l’Ucraina. Erano circa mille i cittadini che ieri pomeriggio hanno “occupato“ la piazza vicino al Duomo per un flash mob-manifestazione in risposta al trattamento riservato al numero uno di Kiev dal presidente americano Donald Trump durante l’incontro di tre giorni fa alla Casa Bianca.

La manifestazione, organizzata da +Europa e Psi con la comunità ucraina anche in altre città d’Italia (anche a Roma erano in migliaia in piazza SS. Apostoli), ha colorato la piccola piazza di giallo e blu con decine di bandiere. Tra i cittadini ucraini presenti, alcuni dei quali in lacrime, tanti i cartelli per ribadire - come fatto dallo stesso Zelensky durante il vertice di Washington - che "la sicurezza del popolo ucraino viene prima di qualsiasi accordo" e che "l’Ucraina deve entrare subito nell’Unione europea".

Anche se gli organizzatori hanno sottolineato che "non si tratta di una manifestazione politica, ma di cittadini", in piazza c’erano molti esponenti lombardi di +Europa, come Benedetto Della Vedova, e del Pd come le senatrici Simona Malpezzi e Cristina Tajani, e l’europarlamentare Giorgio Gori. Dal palco arrangiato sulle scale del Broletto è intervenuta anche Zoia Stankovska, portavoce dell’Uami, l’associazione milanese degli ucraini in Italia: "Noi da ucraini - ha detto - abbiamo fatto molto per proteggere il mondo libero, stiamo lottando per questi valori, ma ora serve che anche l’Europa ci aiuti, così tutti insieme potremo arrivare ad una pace giusta che possa assicurare che il mondo democratico e lo stato di diritto esistono ancora".