Da un lato una chiesa barocca, la cui facciata è ora ricoperta da un’impalcatura. Dall’altro un palazzo del ‘700, costruito per il marchese Trivulzio. In mezzo uno spiazzo lastricato e punteggiato dai tavolini dei bar, dove alcuni ragazzi bevono un caffè, altri mangiano una schiacciata seduti sulle panchine. Nascosta tra i vicoli dietro via Torino, piazza Sant’Alessandro è un piccolo angolo tranquillo in pieno centro: "È un’isola felice e riservata – commenta Marco Trombetta, che lavora in uno storico negozio di ferramenta ricavato su un lato della chiesa –. Ci vengono soprattutto i turisti che si spostano curiosando intorno al Duomo".
Oltre a loro, gli studenti che frequentano la succursale della Statale nel palazzo ex sede delle Scuole Arcimboldi dove studiò il Parini. "Molti ragazzi si siedono ai tavolini – racconta Daniele Brancato, residente in zona –. Questi bar hanno aperto negli ultimi tre anni al posto di una cartoleria e di altre botteghe". C’è poi chi preferisce sedersi sulla scalinata della chiesa, per mangiare un boccone godendosi al meglio la quiete di piazza Sant’Alessandro.