La “scintilla” scoccò il 28 maggio scorso, la straordinaria giornata dell’incontro di 400 studenti melzesi con don Luigi Ciotti, al Teatro Trivulzio. Poi l’avvio di una riflessione in aula. Oggi le grandi novità: il liceo scientifico Giordano Bruno di Melzo sarà presto "Presidio scolastico di Libera". E proprio dallo storico liceo melzese, il 29 marzo prossimo, partirà la terza camminata antimafia di Libera dell’Adda Martesana: "Una grande responsabilità. Ma un grande orgoglio". Il legame della città di Melzo con l’associazione fondata da don Ciotti è di lunga data e ha già segnato tappe significative. Molti progetti sono ancora in vista, già delineati a livello locale e in collaborazione con i Comuni della zona e con il presidio d’area di Libera. Per la scuola un percorso a latere, che impegna oggi un gruppo di una trentina di studenti e l’insegnante di Lettere Cristina Ballotta. "Tutto è davvero partito quel giorno - racconta - . Tornammo a scuola molto emozionati. Soprattutto per quel “noi” tornato più volte nel discorso di don Ciotti. I contatti con Libera, e in particolare per la zona con il coordinatore Antonio Brescianini e con Giacinta Coriale, erano aperti. In giugno ci hanno proposto di intraprendere il percorso per diventare scuola “presidio”". Non solo un marchio. "Tutt’altro. I ragazzi che, spontaneamente come è ovvio, hanno aderito, seguiranno un percorso formativo, che si articolerà in dieci incontri con gli operatori dell’associazione, qui a scuola. Poi acquisiranno un ruolo attivo, di “educatori”, nella loro scuola e in altre, ai temi della legalità". La Marcia antimafia annuale si tenne a Pioltello nell’edizione d’esordio, fu a Cologno Monzese l’anno scorso.
Nel 2025 tocca a Melzo, con partenza dal Giordano Bruno: "Contribuiremo, con gioia, all’organizzazione". L’attività con le scuole è prioritaria fra quelle portate avanti dal presidio Libera Martesana, "stiamo svolgendo incontri su incontri, agenda piena - così il coordinatore Brescianini - e così continueremo. Per la prima volta la marcia partirà da un istituto scolastico: un gesto significativo". Non solo scuola: "Le attività in progetto sono tante, sempre in favore della legalità. E prosegue il censimento dei beni confiscati". Nel febbraio scorso un report fu presentato a Gessate: 64 beni censiti in Martesana, 39 riassegnati: appartamenti e ville, terreni, capannoni e garage, sede di attività illecite del passato, e tornati, o pronti a tornare, alla collettività.