ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Auto elettriche, c’è un maggior rischio di incendio? Sicurezza, costi e batterie: la parola all’esperto

Alessandro Abbotto, professore alla Bicocca e autore di due libri sull’argomento, spiega dinamiche e vantaggi dei veicoli ecologici, dopo che una Fiat 500 ha preso fuoco all’improvviso in un garage a Pantigliate, nel Milanese

I vigili del fuoco al lavoro davanti all'auto incendiata a Pantigliate

I vigili del fuoco al lavoro davanti all'auto incendiata a Pantigliate

Pantigliate, 2 ottobre 2024 – Un’auto elettrica, con 2 anni di vita e 30mila chilometri, ha preso fuoco all’improvviso, mentre era regolarmente parcheggiata in garage. Il proprietario ha affermato che in quel momento la Fiat 500 (questo il modello della vettura) non era sotto carica. Quanto accaduto domenica mattina in una villetta di via Saffi a Pantigliate ha contribuito a riaccendere il dibattito sui veicoli elettrici e la loro sicurezza. Ne abbiamo parlato col professor Alessandro Abbotto, docente di chimica organica all’Università di Milano-Bicocca e autore di due libri, “La mobilità elettrica” e “Perché l’auto elettrica?”.

Prof Alessandro Abbotto dell'Università Bicocca
Prof Alessandro Abbotto dell'Università Bicocca

Professore, esiste un rischio d’incendio nelle auto elettriche?

L’elettrico rappresenta un nuovo modello di mobilità, perciò gli incendi a carico di questi veicoli hanno un certo impatto sull’opinione pubblica. In realtà, studi e statistiche confermano che il rischio d’incendi in queste auto è 50-60 volte inferiore rispetto a quello delle auto termiche.

Da dove può derivare il rischio di roghi?

Da difetti di fabbricazione delle batterie, ma si tratta di casi molto particolari. Per altro, si va verso l’uso di batterie allo stato solido, più sicure rispetto a quelle attuali, con elettroliquido. La criticità semmai sta nel fatto che quello di un veicolo elettrico è un incendio che si autoalimenta, e richiede dunque una procedura di spegnimento più lunga. Ma i vigili del fuoco sono del tutto preparati in materia.

I proprietari devono seguire accorgimenti particolari?

E’ molto importante attenersi alle linee-guida dei vigili del fuoco, installando delle prese elettriche con la dovuta certificazione, assicurandosi che sia presente il salva-vita e verificando che la potenza dei cavi sia adeguata. Una ricarica eseguita in maniera impropria rappresenta un potenziale rischio.

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Non solo sicurezza. Queste auto costano più di quelle tradizionali. Perché sceglierle?

Nel tempo, i margini di risparmio sono significativi. Io guido un veicolo elettrico e con 7 euro di spesa riesco a percorrere 500 chilometri. Quale auto termica avrebbe lo stesso rendimento? Senza contare la comodità di non dover pagare ecopass e parcheggi. Le colonnine di ricarica? Ora sono più diffuse e veloci.

L’elettrico è davvero “green”?

Le batterie di nuova generazione sono meno inquinanti, oltre che più sicure. Per una scelta davvero ecologica bisognerebbe ricaricare i veicoli con energia prodotta da fonti totalmente rinnovabili, senza componenti fossili.

I tempi sono maturi per una diffusione più massiccia di questi veicoli?

Questo genere di mobilità comporta un cambio di abitudini, non tutti sono pronti. Per favorire la transizione servono incentivi economici e politiche mirate da parte delle istituzioni.