
cascina Contina
Un incendio divampato domenica scorsa ha privato la Comunità Cascina Contina dei locali destinati alla Casa Alloggio per persone con infezione da Hiv-Aids nonché dell’ambulatorio nel quale sono seguiti anche gli ospiti della comunità per tossicodipendenti. Le fiamme si sono propagate nella mansarda dell’edificio, poi dichiarato completamente inagibile. Da qui l’appello di Giovanni Gaiera, presidente della Contina Cooperativa Sociale, rivolto a chiunque voglia contribuire ai lavori di risistemazione e sostenere la cooperativa nella propria missione: "Il nostro agriturismo – spiega Gaiera – è aperto al venerdì e al sabato sera o la domenica a pranzo. Per gruppi di oltre 20 persone possiamo però concordare aperture alternative. Basta un pranzo o una cena da noi per contribuire alla riapertura degli spazi inagibili".
Fondata l’8 dicembre del 1994, la Comunità deve il nome alla cascina nella quale ha sede, una delle 26 cascine di Rosate. Più che di una cascina, "si tratta di un villaggio", spiega Gaiera. Sì, perché sono diverse le attività che vi si svolgono. Nella Casa Alloggio hanno trovato ospitalità 4 donne e 5 uomini con infezione da Hiv che, altrimenti, non avrebbero avuto un tetto sotto il quale stare o, a seconda dei casi, destinatari di misure alternative alla detenzione in carcere. Ora sono tutte ospitate in altri locali della cascina, che per altre due persone fa da centro diurno. Per e con gli ospiti, i 25 soci della cooperativa, tra i quali 6 volontari, lavorano a percorsi di autonomia, partendo dalla socializzazione e dalla formazione.
Gli ospiti della comunità, infatti, possono lavorare nell’agriturismo, in cucina o servendo in sala. O prendersi cura degli orti dai quali arrivano le verdure servite ai tavoli o degli animali allevati nella cascina: l’una e l’altra attività rientrano nel Laboratorio Campagna. Nel Laboratorio Trasformazione si provvede, invece, a preparare, tra l’altro, confetture e marmellate, valorizzando i doni della terra. Ce n’è poi un terzo di Falegnameria e Restauro del mobile.
Nel perimetro della cascina trovano spazio anche l’associazione di volontariato “Abbaio come voglio“, che accoglie cani randagi o dal temperamento difficile, e un allevamento di Samoeido, cane da traino originario della Siberia. Una passione, quella per gli amici a quattro zampe, che era di Cesare Bianchi, fondatore, insieme alla moglie Rosita Sgariboldi, della Comunità Agricola Tainate, la cui attività con persone tossicodipendenti da eroina era iniziata nel 1981. Si tratta esattamente della Comunità dalla quale originerà poi quella della Contina. Una storia e una missione che ora chiunque ha l’occasione di sostenere.