NICOLA PALMA
Cronaca

Silvano, Carolina e Antonio Tollardo, le tre vittime dell’incendio di Milano. La tragedia di una famiglia distrutta

La strage di via Fra Galgario, in zona Gambara: le fiamme sono partite dall’autofficina al piano terra del palazzo e non hanno lasciato scampo a padre, madre e figlio al terzo piano

Milano, 14 giugno 2024 – L’incendio nell’autofficina al piano terra dello stabile. Una fiammata improvvisa, per motivi ancora da accertare. Il fumo nero che nel giro di pochi secondi penetra all’interno del condominio e risale in un amen la tromba delle scale di un palazzo di venti appartamenti a due passi dalla fermata Gambara del metrò, nella periferia ovest della città.

Il fumo scaturito dalle fiamme
Il fumo scaturito dalle fiamme

Quasi tutti i residenti presenti in quel momento, qualche minuto dopo le 19 di ieri, riescono a uscire dall’edificio. Tre restano intrappolati in un appartamento del terzo piano, probabilmente storditi dalle esalazioni tossiche. I vigili del fuoco li troveranno senza vita all’interno dell’abitazione: si tratta di una famiglia di padre, madre e figlio. Silvano Tollardo di 66 anni (ne avrebbe compiuti 67 il 30 agosto), la moglie Carolina De Luca, di 63, e il figlio Antonio, di 34 (appena compiuti il primo giugno). Soccorso anche l’addetto dell’officina, che è stato trasportato in ospedale per le ferite riportate. E altre quattro persone sono rimaste intossicate.

La facciata dell'edificio divorato dalle fiamme e Antonio Tollardo, una delle tre vittime, morto insieme ai genitori nella casa al terzo piano
La facciata dell'edificio divorato dalle fiamme e Antonio Tollardo, una delle tre vittime, morto insieme ai genitori nella casa al terzo piano

È questo il drammatico bilancio dell’incendio divampato ieri sera in via Fra Galgario 8, dove ha sede un meccanico. Una prima ricostruzione ancora da confermare racconta che le fiamme sarebbero partite dopo la sostituzione di una marmitta. Il titolare ha provato a spegnerle con un estintore, senza riuscirci. L’allarme del 112 ha generato l’immediato intervento di una prima squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di via Sardegna, seguita a stretto giro da altri sette equipaggi in ausilio dalla centrale operativa di via Messina e dagli specialisti del Nucleo investigativo antincendio e del nucleo di polizia giudiziaria che si occuperanno delle indagini. Il rogo ha completamente distrutto l’officina, provocando fumo nero visibile a diversi chilometri di distanza. La tempestività dell’intervento ha consentito ai pompieri di circoscrivere l’incendio, evitando così che le lingue di fuoco raggiungessero i piani superiori del condominio. Purtroppo, però, i tre poi ritrovati senza vita non sono riusciti a uscire dall’abitazione, restando intrappolati senza scampo.

I soccorsi sul posto
I soccorsi sul posto

In via Fra Galgario sono intervenuti anche gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura e della polizia locale, che hanno coadiuvato il lavoro dei pompieri e chiuso la strada alla circolazione per consentire ai vigili del fuoco di lavorare in sicurezza; sul posto sono arrivati in serata anche il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano (l’indagine è per omicidio colposo plurimo, disastro colposo e incendio colposo), l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli e il comandante dei ghisa Marco Ciacci.

Nove i mezzi di soccorso, di cui sei ambulanze e tre automediche, inviati sul posto da Areu per assistere feriti e intossicati e portare in ospedale coloro che hanno riportato le conseguenze più gravi, legate in particolare all’intossicazione da fumo. Uno dei feriti, stando a quanto comunicato dall’azienda regionale emergenza urgenza della Lombardia, è stato trasportato in codice giallo al Policlinico per le ustioni riportate: secondo le prime informazioni, potrebbe trattarsi della persona che si trovava all’interno dell’autofficina al momento dello scoppio dell’incendio e che verosimilmente è stata investita dalla prima fiammata. Gli altri quattro, intossicati, non sono in condizioni preoccupanti: il quadro clinico è stato rubricato come come codice verde, con valutazione dei sanitari per un eventuale passaggio in pronto soccorso.