Incendio Milano: come stanno i feriti e gli intossicati della Casa per Coniugi

I pazienti sono stati distribuiti negli ospedali della rete cittadina, ma anche in alcune strutture dell’hinterland

Sono 81, in totale, le persone rimaste ferite nel rogo divampato questa notte, quella fra giovedì 6 e venerdì 7 luglio, alla Rsa Casa per Coniugi di via per Cinquecento. Le fiamme hanno provocato la morte di sei ospiti, cinque donne e un uomo.

Le condizioni dei feriti

Incendio casa di riposo via dei cinquecento
Incendio casa di riposo via dei cinquecento

Sono due i soggetti le cui condizioni destano più preoccupazione. Entrambi sono giunti in codice rosso all’ospedale. A tracciare un quadro su come stiano i feriti è stato il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, titolare del fascicolo per omicidio colposo plurimo che è stato aperto in procura a Milano subito dopo i primi accertamenti.

Uno dei pazienti più gravi, ha detto il magistrato dopo il sopralluogo nella struttura dove si è verificato l’incendio, “mi risulta essere intubata, evidentemente per problematiche respiratorie dovute all'esalazione dei fumi, mentre 14 sono in codice giallo, che significa comunque uno stato di gravità, e gli altri in codici verde per controlli". I due intossicati più gravi sono ricoverati al Policlinico e al San Raffaele.

Gli ospedali attivati

Per coordinare l’intervento nella migliore maniera possibile, distribuendo i feriti nella rete degli ospedali di Milano e dell’hinterland, è stato attivato il piano per la gestione delle maxi emergenze, che porta ad attivare diversi centri clinici sul territorio. 

Questi gli ospedali coinvolti, con i relativi pazienti che vi sono stati trasferiti: Niguarda 13 pazienti (11 codici verdi e 2 gialli), San Gerardo 11 (11 verdi), Policlinico 3 (1 rosso e 2 gialli), San Raffaele 2 (1 rosso e un giallo), Bassini 4 (4 verdi), Policlinico San Donato 9 (8 verdi e 1 giallo), San Paolo 4 (2 verdi e 2 gialli), Fatebenefratelli 11 (10 verdi e 1 giallo), Città Studi 2 (2 gialli), Sacco 2 (2 verdi) Humanitas Rozzano 4 (3 verdi e 1 giallo), Multimedica 2 (2 verdi), Sesto San Giovanni 5 (5 verdi), Melegnano 5 (5 verdi).

Policlinico, grave un paziente di 62 anni

"Ho personalmente potuto vedere i due pazienti ricoverati in terapia intensiva, c'è un paziente di 62 anni che al momento è il più grave e il più a rischio. Adesso stanno decidendo che tipo di nuova terapia inserire. Ha subito gravi danni dal monossido di carbonio, non ha avuto problemi per l'incendio ma per le esalazioni conseguenti". Così l'assessore al Welfare di regione Lombardia, GuidoBertolaso, dopo aver visitato all'ospedale Policlinico di Milano quattro pazienti ricoverati .

Migliora l’anziana ricoverata al San Raffaele

Sta migliorando la paziente trasportata questa notte in codice rosso al San Raffaele. A quanto si apprende da fonti dell'ospedale, infatti, la paziente sarebbe stata sottoposta a ossigenoterapia ma non sarebbe in pericolo di vita. "Ho parlato poco fa con il professor Zangrillo che mi ha assicurato sulle condizioni di salute di quel paziente", ha detto l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso.

Gianni: mamma è a Sesto ma sta meglio

Gianni ha mamma è ricoverata nella Rsa da 6 mesi. La donna è stata portata in ospedale ma ora  sta bene "ma ha inalato tanto fumo essendo al primo piano. L'hanno portata all'ospedale di Sesto ma fortunatamente è in codice verde. Questa mattina ero pronto per andare a lavoro. Sono un dipendente comunale, ma ho dovuto chiedere un giorno di ferie".

La testimonianza di Tarciso, 95 anni

Tra gli intossicati nell'incendio della Rsa, al Policlinico di Milano è ricoverato "un vecchietto di 95 anni che mi ha descritto punto per punto tutto quello che è successo stanotte con grande lucidità. Ha perso purtroppo delle persone che sono vicine a lui". Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso, dopo una visita nella struttura dove ha potuto incontrare uno dei pazienti meno gravi. Il signor Tarciso, originario di Firenze e ospite della Casa dei Coniugi di via dei Cinquecento a Milano, ha raccontato all'assessore che al momento del rogo "voleva un martello per rompere il vetro perché aveva visto del fumo e voleva farlo uscire. Poi ha preso un asciugamano bagnato e se lo è messo intorno al volto. Lo farei nuovo capo della protezione civile", ha scherzato Bertolaso.