San Giuliano Milanese, 7 settembre 2022 - Sono tre le persone rimaste ferite, di cui una in modo grave, nel devastante incendio divampato stamani poco dopo le 10 alla Nitrolchimica, azienda che si occupa del recupero dei solventi e dello smaltimento dei rifiuti pericolosi, nella zona industriale di Sesto Ulteriano, a San Giuliano Milanese. Almeno due, secondo una prima ricostruzione, le aziende coinvolte nel rogo che in poche ore ha scatenato l'inferno nell'area industriale a sud del capoluogo. Le forze dell'ordine hanno isolato la zona, evacuate in via precauzionale anche le aziende non interessate dalle fiamme. Sul posto sono inzialmente intervenute 14 squadre dei vigili del fuoco, con un centinaio di uomini, oltre ai soccorritori del 118 con 8 ambulanze, 5 automediche e un elicottero. La Croce rossa ha allestito un punto di prima assistenza.
I feriti
E' stato trasferito in serata al Centro grandi ustionati dell'ospedale milanese di Niguarda l'operaio rimasto gravemente ferito nell'incendio scoppiato questa mattina alla Nitrolchimica di San Giuliano Milanese. S.D., 43 anni, originario di Marzano in provincia di Pavia- Investito dalle fiamme, è stato portato in elisoccorso all'ospedale San Gerardo di Monza in condizioni disperate. Dopo alcune ore passate nel reparto di rianimazione in attesa che i parametri vitali si stabilizzassero, poco fa è stato deciso il trasferirlo a Niguarda per le profonde ustioni estese su tutto il corpo. Meno grave l'altro dipendente ustionato, un 56enne, ricoverato all'ospedale San Paolo di Milano con ustioni di primo e secondo grado al volto. Un altro operaio, 37 anni, è rimasto ferito alla mano ed è ricoverato in codice verde all'ospedale di San Donato. Al momento dell'esplosione alla Nitrolchimica si trovavano al lavoro 17 dipendenti, 15 di loro sono rimasti coinvolti nell'incendio seguito agli scoppi. Tutti sono stati sottoposti ad accertamenti da parte dei sanitari.
Ritrovato operaio disperso: sta bene
Un operaio, che si credeva disperso, è stato ritrovato illeso: si trovava al sicuro, in un'altra zona della Nitrolchimica. "Qui problemi di sicurezza non ce ne sono mai stati - dice un operaio, che chiede di restare anonimo - pericoli non ce ne sono mai stati".
La ricostruzione: esplosione, poi vuoto d'aria e fiamme
Una esplosione, per cause ancora da accertare, seguita da un vuoto d'aria e dalle fiamme, che hanno sprigionato la colonna di fumo ancora visibile. È questa, secondo la polizia locale, la ricostruzione di quanto accaduto questa mattina a San Giuliano Milanese. L'esplosione è stata registrata poco dopo le 10, per la precisione alle 10.05. In un primo momento i vigili del fuoco avevano ipotizzato che le fiamme fossero partite dalla ditta Tomolpack, che si occupa di imballaggi industriali, e si fossero quindi estese alle ditte vicine, tra cui appunto la Nitrolchimica. La Tomolpack, in una nota, ha comunicato che "non ha causato l'incendio e non ha subito alcun danno". Di certo una densa colonna di fumo nero, visibile anche a parecchi chilometri di distanza, si è levata dal capannone di un'azienda e l'intera area industriale di Sesto Ulteriano è stata evacuata dalle forze dell'ordine.
L'indagine
E' la procura di Lodi a occuparsi del maxi incendio che sta coinvolgendo più aziende della zona industriale di San Giuliano Milanese. Il pubblico ministero di Lodi è sul posto e ha aperto un'inchiesta: incendio colposo, anche se le ipotesi di reato potrebbero essere anche altre.
Il Comune: "Chiudete le finestre"
Il Comune di San Giuliano Milanese sul proprio profilo Facebook ha invitato la popolazione a chiudere le finestre e a non avvicinarsi all'area industriale di Sesto Ulteriano. ''Per precauzione, si invitano i cittadini a chiudere le finestre per evitare possibili esalazioni e a non avvicinarsi alla zona interessata''. Poco dopo le 15, il sindaco Marco Segala ha aggiornato la cittadinanza: "I vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme, anche se l'incendio non è ancora spento. Le operazioni si protrarranno ancora per delle ore".
Bruciano migliaia di litri solvente: attivati controlli Arpa
L'incendio ha bruciando migliaia di litri di solvente. È quanto si apprende dai soccorritori presenti sul posto. I vigili del fuoco, al lavoro con un centinaio di uomini, sono impegnati nelle operazioni di spegnimento, mentre le forze dell'ordine presidiano l'area. Arpa Lombardia, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, ha attivato il gruppo specialistico contaminazione atmosferica, quello del rischio chimico e il servizio previsioni meteo. I tecnici - informa la stessa Arpa - stanno effettuando misurazioni speditive dell'aria con strumentazione da campo "senza rilevare al momento criticità significative sotto l'aspetto ambientale".
Arpa, nel frattempo, ha installato un campionatore ad alto volume, per il monitoraggio in continuo dei microinquinanti, nell'area in cui è attesa la maggiore ricaduta delle emissioni in relazione alle previsioni meteo acquisite dal Servizio meteorolgico dell'Agenzia. È inoltre avvenuto il sorvolo dell'area da parte dell'elicottero e dei droni dei Vigili del Fuoco, per definire in maniera più puntuale l'estensione e l'impatto dell'incidente. Il coordinamento dell'intervento è in capo alla Prefettura di Milano. Intorno alle 15 i vigili del fuoco hanno fatto sapere che "la situazione è abbastanza complessa e articolata per la natura del materiale che sta bruciando, liquido solvente e in quantità elevate. Stiamo cercando di contenere l'incendio all'interno della ditta". Le squadre al lavoro sono diventate venti squadre, provenienti anche dall'aeroporto di Linate. Il rischio che possano esserci altre esplosioni non viene escluso.
Intorno alle 16.30 l'aggiornamento di Arpa: l'incendio è "più contenuto, si eleva alta in atmosfera diminuendo l'entità delle ricadute al suolo". Installato il campionatore ad alto volume, il primo filtro sarà prelevato nella mattinata di domani e inviato al laboratorio per le analisi, il cui esito sarà disponibile in cica 72 ore. In serata, precisa ancora Arpa, il vento ruoterà verso Ovest Nord-Ovest e, in particolare dalle 20 circa in avanti, è previsto un rinforzo associato alla caduta di piogge e temporali sulla zona.
La Sima - società italiana di medicina ambientale - ha commentato così la situazione dal punto di vista dell'inquinamento: "Si tratta di sostanze classificate come pericolose per la salute e per l'ambiente a causa delle loro caratteristiche chimico-fisiche e tossicologiche - spiega il presidente Alessandro Miani - I solventi includono alcune delle sostanze più tossiche in assoluto in quanto corrosive, irritanti, sensibilizzanti/allergizzanti, mutagene e persino tossiche per l'apparato riproduttivo (teratogene, in termine tecnico). L'incendio in atto sta liberando una serie di composti organici volatili che possono nuocere alla nostra salute se inalati o anche semplicemente venendo a contatto con la pelle, gli occhi o le mucose".
Sala: "La nostra Protezione civile è già sul posto"
"La nostra Protezione civile è sul posto" ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala, intervenendo sull'incendio scoppiato a San Giuliano Milanese. "Ci stanno lavorando, con la nostra Protezione civile e l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli" ha aggiunto il primo cittadino.
Antimafia: "Verificare eventuale dolo"
Monica Forte, presidente della commissione Antimafia del consiglio regionale della Lombardia, è intervenuta sull'accaduto: "Sarà necessario svolgere delle indagini approfondite e verificare se le fiamme siano divampate per un incidente, in tal caso porci con forza il tema della sicurezza in aziende del settore e a rischio di incidente rilevante. O se invece sia stato un atto doloso. Non sarebbe certo la prima volta e l'episodio acquisirebbe tutt'altra gravità, anche in connessione ai numerosi eventi simili che hanno interessato il nostro territorio negli ultimi anni e che in commissione abbiamo approfondito, evidenziando carenze nella filiera dei rifiuti e dei controlli".
La testimonianza: "Sembrava di essere in guerra"
"Abbiamo sentito un botto tremendo: sembrava di stare in guerra. Dopo la prima esplosione, ce ne sono state altre di minore entità: c'erano bidoni che volevano dappertutto, un inferno". È la prima testimonianza di un dipendente di una delle aziende che hanno sede nella stessa strada della Nitrolchimica.
Le ipotesi di reato
Sono incendio colposo e lesioni plurime colpose in violazione di norme sulla sicurezza del lavoro le ipotesi di reato della Procura di Lodi per l'incendio che oggi a San Giuliano Milanese ha distrutto la Nitrolchimica. Le ipotesi di reato, tuttavia, potrebbero essere riformulate nelle prossime ore sulla base degli esiti delle indagine.