Milano - Un edificio moderno e avveniristico, realizzato nel 2011 nell'ambito di un Piano di Recupero del Comune di Milano, non un vecchio palazzone di periferia. Questo è la Torre dei Moro, l'edificio divorato da un impressionante rogo nel pomeriggio di oggi, domenica 29 agosto, che tra i residenti annovera anche un vip come Mahmood, vincitore del Festival di Sanremo 2019.
L'architettura ha una morfologia particolarmente studiata: da un impianto ad andamento orizzontale di edifici con copertura a volta si innalza la torre residenziale di 16 piani che raggiunge i 60 metri di altezza, nella quale abitavano 70 famiglie. La forma allungata della torre, dalle due grandi vele asimmetriche, dinamiche, ricorda una nave. Il progetto riguarda un intervento di nuova edificazione a carattere misto (3.100 mq di superficie produttiva, 2.300 mq di superficie commerciale, 420 mq di superficie terziaria e 3.700 mq di superficie residenziale) in attuazione di un Piano di Recupero di via Antonini 32/34, zona Famagosta. E' costituito da un complesso destinato ad uso privato e da un edificio residenziale.
Il complesso è costituito da due piani interrati, adibiti ad autorimesse, posti auto, cantine e locali tecnici, da un piano fuori terra adibito ad attività commerciale, da una parte superiore in cui sono state realizzate unità immobiliari disposte su due livelli e, infine, da un edificio a torre. Il complesso è legato all’ambiente e alla storia di Milano, seguendo il caratteristico orientamento nord-ovest/sud-est e le coperture tradizionali a volta; le forme, i materiali ed i colori della torre invitano al dialogo e la piazza interna elevata riprende la vecchia corte. L’articolazione delle forme rivela con immediatezza le diverse funzioni interne e, contemporaneamente, accentua l’illusione della sospensione nell’aria, minimizzando l’attacco a terra.
Le fondazioni, in corrispondenza dei pilastri della torre, sono costituite da una piastra in calcestruzzo armato avente uno spessore di 120 cm che poggia su un terreno consolidato mediante colonne jet-grouting a grande diametro, realizzate daa una ditta specializzata. Le opere di fondazione degli altri pilastri sono costituite da travi rovesce e da plinti isolati; quelle dei muri perimetrali, dei setti intermedi, dei vani scala ed ascensori e della vasca di riserva acqua antincendio sono costituite da plinti continui, anch’essi in calcestruzzo armato. La struttura verticale è costituita da muri perimetrali, pilastri e setti intermedi in calcestruzzo armato ai piani interrati, da pilastri e da setti intermedi in calcestruzzo armato ai piani fuori terra. Per le unità immobiliari al di sopra del locale commerciale sono stati utilizzati muri perimetrali ed intermedi in laterizio portante e pilastri in calcestruzzo armato.
I primi cinque orizzontamenti sono realizzati mediante l’utilizzo di lastre prefabbricate tralicciate, alleggerite con blocchi in polistirolo, con getti di completamento in opera, travi e cordoli in calcestruzzo armato; i successivi presentano pannelli in latero-cemento prefabbricati con getti di completamento in opera. I due orizzontamenti delle unità immobiliari poste al di sopra del locale commerciale, sono eseguiti mediante l’utilizzo di lastre prefabbricate in polistirene autoportanti, armate in fase di produzione con tralicci in acciaio, con getti di completamento in opera. Le rampe scale sono in conglomerato cementizio armato a solette piene, dimensionate per i sovraccarichi di Legge. La copertura delle unità immobiliari poste al di sopra del locale commerciale è piana, quella della torre è realizzata mediante l’utilizzo di travetti prefabbricati con blocchi di alleggerimento in laterizio.