Milano, 13 settembre 2024 – Mentre i vigili del fuoco erano ancora impegnati spegnere le fiamme, raffreddare gli ambienti per poi proseguire con lo smassamento, la tragica notizia della morte dei tre giovanissimi all’interno magazzino-showroom di via Cantoni a Milano ha raggiunto in un soffio anche il quartiere di Chinatown.
Secondo le prime informazioni, infatti, le vittime appartenevano a famiglie note nella comunità cinese di Milano. Comunità in lutto per il giovanissimo Dong Yindan, diciassettenne nato ad Arzignano (Vicenza), per sua sorella Liu Yindjie, di 18 anni, e per il ventiquattrenne Pan An, nato in Cina. Secondo un testimone, “avevano un ristorante e poi hanno comprato il magazzino, che non vendeva direttamente ma riforniva molti negozi al dettaglio”.
L’ipotesi dolo
L’incendio ha completamente distrutto uno showroom di interni (sedie, tavoli e letti) su due piani, ricavato in un capannone con l'insegna della ditta Wang sas. Non è chiara, al momento, l'origine dell'incendio ma secondo alcune indiscrezioni i titolari dell'attività commerciale avrebbero ricevuto minacce. Sull'accaduto indagano i carabinieri, che dovranno capire come mai il magazzino sia andato completamente a fuoco.
La pista dei soldi
Prende comunque corpo l’ipotesi di un gesto intimidatorio finito in tragedia: il titolare dell'emporio Wang, che era parente di due vittime, avrebbe infatti subito una richiesta di soldi nelle ore precedenti all'incendio. È quanto emerge dalle prime indagini dei carabinieri e del Nia dei vigili del fuoco, coordinati dal procuratore capo di Milano Marcello Viola. Gli investigatori sono alla ricerca di inneschi e acceleranti che proverebbero l'origine dolosa del rogo.
La dinamica
Di certo c’è che le fiamme si sono sviluppate nella parte anteriore dell'edificio dove c'era l'unico accesso. Le tre vittime non potevano uscire e si sono rifugiate in bagno, dove però sono state raggiunte dal fumo. Non erano ustionati quindi è verosimile che i giovani siano rimasti intossicati. Il procuratore di Milano Marcello Viola in mattinata ha fornito ulteriori dettagli: “C'è stato un tentativo di fuga” verso il fondo del magazzino, dove si trovavano i tre letti e dove sono state trovate le vittime, che pare dormissero dentro. Le indagini sono condotte dal nucleo investigativo antincendi della direzione regionale dei vigili del fuoco e dai carabinieri. Sul posto sono intervenuti cinque mezzi del comando dei vigili del fuoco di Milano, che hanno lavorato tutta la notte per domare le fiamme e poi procedere alla messa in sicurezza del magazzino.