NICOLA PALMA
Cronaca

Le scintille da una marmitta, poi l’inferno: l’incendio di Milano che ha intrappolato la famiglia Tollardo

Padre, madre e figlio sono morti intossicati nell’appartamento al terzo piano. I primi due piani del palazzo erano vuoti. Le fiamme partite durante la riparazione di una Polo

Milano – Intrappolati nell’appartamento al terzo piano. Uccisi dalle esalazioni tossiche. Una trappola mortale di fumo denso e nerissimo, visibile a diversi chilometri di distanza, che ha impedito agli inquilini dell’abitazione di uscire e correre in strada. È di tre morti, un ustionato e quattro intossicati il drammatico bilancio dell’incendio divampato alle 19 di ieri in un palazzo in zona Gambara, nella periferia ovest di Milano. Un incendio che ha distrutto una famiglia intera: morti Silvano Tollardo, che avrebbe compiuto 67 anni il 30 agosto, la moglie Carolina De Luca, che aveva compiuto 63 anni il 5 febbraio, e il figlio Antonio, che aveva compiuto 34 anni due settimane fa.

In pompieri in via Fra Galgario
In pompieri in via Fra Galgario

Stando alle prime informazioni, il rogo è divampato nell’autofficina al piano terra dello stabile di via Fra Galgario 8: tutto sarebbe scaturito da alcune scintille partite dopo la sostituzione della marmitta di una Volkswagen Polo in riparazione. Il titolare ha cercato di spegnere con un estintore le fiammelle che si sono originate, ma non c’è riuscito. In pochi secondi, le fiamme hanno avvolto tutti i locali del meccanico, generando il fumo nero che ha rapidamente invaso la tromba delle scale risalendo il condominio.

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Incendio a Milano in via Fra Galgario: tre morti e quattro feriti. Il rogo partito da un’autofficina

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La prima squadra di vigili del fuoco partita dal distaccamento di via Sardegna è stata raggiunta a stretto giro da altri sette equipaggi inviati in ausilio dalla centrale operativa di via Messina e dagli specialisti del nucleo investigativo antincendio e del nucleo di polizia giudiziaria che si occuperanno delle indagini. Una cinquantina i pompieri in azione, che sono riusciti in brevissimo tempo a circoscrivere l’incendio e a evitare che si propagasse al resto dell’edificio. Quasi tutti i residenti presenti in quel momento dei venti appartamenti sono riusciti a mettersi in salvo. Non la famiglia Tollardo, purtroppo.

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I vigili del fuoco hanno trovato padre, madre e figlio in arresto cardiaco, a terra privi di sensi, e li hanno trasportati all’esterno: i sanitari di Areu hanno provato a rianimarli, ma non c’è stato niente da fare. In via Fra Galgario sono intervenuti anche gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura e della polizia locale, che hanno coadiuvato il lavoro dei pompieri e chiuso la strada alla circolazione per consentire loro del fuoco di lavorare in sicurezza; sul posto sono arrivati in serata anche il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, cui è affidata l’inchiesta per disastro colposo, l’assessore comunale alla Sicurezza Marco Granelli e il comandante dei ghisa Marco Ciacci.

Nove i mezzi di soccorso, di cui sei ambulanze e tre automediche, inviati sul posto da Areu per assistere e portare in ospedale coloro che hanno riportato le conseguenze più gravi: quattro gli intossicati. I primi due piani del palazzo erano vuoti al momento dello scoppio dell'incendio, altrimenti il bilancio di vittime o intossicati avrebbe potuto essere peggiore. L’unico ferito da ustioni, forse un dipendente dell’officina, è stato trasportato in codice giallo al Policlinico.