ANNA GIORGI
Cronaca

Inchiesta Urbanistica a Milano: presto nuovi indagati. Le carte su Oggioni e il suo cerchio magico

L’ex vice presidente della commissione Paesaggio potrebbe presentare una memoria o fare dichiarazioni spontanee. Il suo avvocato, intanto, chiede la revoca della misura dei domiciliari

Via della Zecca Vecchia, nel centro di Milano: uno dei cantieri finiti sotto inchiesta

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Milano, 9 marzo 2025 – Nuovi dettagli spuntano dalle carte che hanno portato ai domiciliari Giovanni Oggioni, l’architetto ed ex vice presidente della Commissione paesaggio del Comune. L’inchiesta sull’urbanistica che ha fatto saltare il “Salva Milano” proseguirà nelle prossime settimane con l’analisi dei documenti depositati dai pm. Intanto dalla carte emerge che Oggioni, che era a capo anche dello sportello unico dell’edilizia, non solo aveva la figlia Elena che lavorava nella società di sviluppo immobiliare Abitare In spa, ma si era attivato per fare assumere il genero, il marito avvocato dell’altra figlia, in Assimpredil.

Favori o, comunque, agevolazioni per i parenti in cambio di cosa lo chiariranno gli investigatori. Pare, ma saranno le indagini a chiarire la verità, che avesse dato seguito alla richiesta di trattare e approvare un progetto edilizio nella stessa commissione comunale.

Le carte

Il particolare emerge dagli atti dell’indagine coordinata dal pm Marina Petruzzella assieme ai colleghi Paolo Filippini e Mauro Clerici. Dimostra, oltre alle utilità di cui avrebbe beneficiato, per via del suo potere, come Oggioni, questa è l’ipotesi, si fosse costruito una rete di fedelissimi per portare avanti un “sistema” ritenuto illecito e di cui ieri lui stesso, interrogato dal gip Mattia Fiorentini, ha invece negato l’esistenza.

L’intervento – poi non andato in porto – per far assumere il genero, un avvocato non indagato dello studio Inzaghi-Belvedere (i suoi professionisti si sono occupati del progetto BoscoNavigli) si evince in particolare da una chat tra Oggioni e Andrea Lavorato, vice direttore e responsabile dell’area urbanistica dell’associazione di costruttori (indagati lui e l’ente) guidata da Regina De Albertis, ad oggi non indagata.

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La chat incriminata

Dalla chat del giugno 2023 con il suocero, il genero quasi trentenne parla della necessità di cambiare lavoro per avere uno stipendio più alto. Dopo di che Lavorato, su input di Oggioni, si sarebbe adoperato per contattare il giovane legale.

Al contempo gli chiede di seguire la trattazione del progetto edilizio di via Fiuggi 38, che verrà approvato il 6 luglio successivo in Commissione per il paesaggio. L’assunzione non andrà poi a buon fine in quanto il genero non era più interessato.

Di fronte alle accuse di corruzione, depistaggio e falso Giovanni Oggioni davanti al gip Mattia Fiorentini, ha scelto di non rispondere, in attesa di studiare le carte e, al limite, presentare una memoria o dichiarazioni spontanee. Sicuramente, poi, come ha spiegato l’avvocato Giovanni Brambilla Pisoni, farà istanza al giudice di revoca della misura. Nell’inchiesta, che è soltanto alle battute iniziali, ci si attendono nei prossimi giorni altri indagati.