MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Inchieste sull’urbanistisca. Salvini: dentro il decreto la norma “salva-Milano“

Il ministero delle Infrastrutture: "Al lavoro per risolvere i problemi edilizi. L’obiettivo? Evitare l’incertezza e sbloccare la situazione di alcuni grattacieli".

Inchieste sull’urbanistisca. Salvini: dentro il decreto la norma “salva-Milano“

Al ministero delle Infrastrutture e Trasporti guidato da Matteo Salvini l’hanno già ribattezzata "la norma “salva-Milano“" in una nota ufficiale divulgata ieri pomeriggio. Dovrebbe essere una norma inserita nel prossimo decreto sulla Pace edilizia. Sì, perché il vicepremier e leader della Lega punta a risolvere i problemi tra Procura e Comune sulle pratiche edilizie cittadine e punta a sbloccare la situazione dei cantieri, in fase di stallo da mesi dopo l’avvio delle inchieste dei magistrati, innescate dagli esposti dei cittadini che hanno visto crescere palazzi da 50 metri dove prima c’erano cortili o capannoni, come nei casi di piazza Aspromonte, via Stresa, via Crescenzago, e che ora vede indagati tecnici comunali e imprenditori.

L’accusa rivolta dai pm a Palazzo Marino è quella di aver autorizzato e realizzato nuove costruzioni con le procedure più veloci e gli oneri economici minori previsti per le ristrutturazioni edilizie. In altre parole, con una semplice Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) invece del Permesso di costruire, una prassi che il Comune ritiene legittima e adotta da anni e sul quale il sindaco Giuseppe Sala ha ribadito a più riprese la correttezza e buona fede dell’amministrazione e dei suoi dirigenti e funzionari. Sul possibile danno erariale, intanto, indaga anche la Corte dei Conti e centocinquanta funzionari dell’ufficio tecnico del Comune hanno chiesto di essere trasferiti ad altri incarichi. La Giunta, nel frattempo, ha garantito ai dipendenti comunali una difesa legale a carico dell’amministrazione.

Situazione complicata, che di fatto ha bloccato lo sviluppo del capoluogo lombardo e ha congelato l’iter per l’aggiornamento del prossimo Piano di governo del territorio. Il primo cittadino ha auspicato che una soluzione venisse trovata in tempi rapidi, per sbloccare le pratiche e tornare a far crescere la città anche grazie ai cantieri edili. A togliere le castagne dal fuoco al Comune potrebbe essere il ministero di Salvini, milanese come Sala, anche se i due sono su sponde politiche opposte. Già ieri, prima della nota, erano emerse indiscrezioni sul fatto che il Mit avesse una soluzione pronta. Nell’indice sul prossimo decreto sulla Pace edilizia, infatti, c’erano un titolo che faceva capire che il ministero stesse studiando un modo per sbloccare la situazione milanese.

Un’intenzione che è stata messa nero su bianco nella nota del ministero uscita alle 18.43. il cui titolo è netto: "Casa, il Mit al lavoro anche per la norma “salva-Milano“". Il testo, poi, aggiunge: "Non solo salva-casa. Con buonsenso, in collaborazione con i Comuni italiani, gli uffici del Mit stanno lavorando per risolvere problemi edilizi ed urbanistici connessi ad interventi già assentiti da alcuni enti locali sulla base di una interpretazione della legislazione statale e regionale, che nel settore è stata oggetto di successive modifiche e stratificazioni".

Ogni riferimento alle inchieste della Procura milanese e alla situazione di stallo all’ombra della Madonnina sembra puramente voluto. "In assenza di tale intervento – continua la nota –, rimarrebbe un rischio di incertezza sia per le amministrazioni territoriali, sia per i cittadini. Un esempio è il capoluogo lombardo: negli auspici del vicepremier e ministro Matteo Salvini il Mit presenterà una norma Salva-Milano per evitare problemi ad alcuni grattacieli".