Garbagnate Milanese, 119 luglio 2023 – “Questa è una tragedia annunciata: abbiamo scritto centinaia di volte alla polizia locale e all’amministrazione comunale per chiedere la messa in sicurezza di questo attraversamento, ma non sono mai intervenuti. Ci sono le strisce pedonali solo su una delle due carreggiate, non c’è illuminazione, auto e camion passano a velocità sostenuta, mai nessuno che controlla, qui è pericoloso attraversare anche di giorno".
È la protesta dei cittadini che vivono nelle villette a schiera al civico 6 di viale Kennedy a Garbagnate Milanese, proprio davanti al luogo in cui è avvenuto l’incidente stradale mortale in cui ha perso la vita il 15enne Valentino Serafino Colia. Loro, ma anche quelli che abitano sul lato opposto del viale, da anni lamentano la pericolosità della strada.
Un vialone che collega due parti della città, che si immette sull’ex statale Varesina, e che, nonostante il sottopassaggio, è molto trafficato a qualsiasi ora del giorno. "Il Comune si deve sentire responsabile di quello che è successo – commenta Matteo Cantafaro – adesso vogliamo proprio vedere se qualcuno interviene. Qui prima c’era un dosso, ogni volta che passavano i camion le nostre case tremavano, abbiamo anche crepe sui muri in cantina, è capitato che alcuni mezzi pesanti passando a velocità sostenuta perdessero i pezzi. Abbiamo fatto una battaglia legale contro il Comune e lo hanno tolto. Ma poi dovevano sistemare l’attraversamento e non lo hanno fatto, si sono anche dimenticati di completare le strisce pedonali, sono state disegnate solo a metà".
Accuse pesanti. In effetti basta stare qualche ora in quel punto, per rendersi conto della pericolosità per pedoni e ciclisti. "Quando chiediamo agli automobilisti di rallentare ci prendiamo gli insulti, si deve sempre litigare – racconta una residente – quando faccio il turno di notte e rientro al mattino alle sei, parcheggio di fronte a casa, ma poi ho sempre paura ad attraversare perché il semaforo non funziona e non ci sono lampioni. Figuriamoci quando ci sono in giro i nostri figli e devono rientrare a casa". Commenti anche sui social, "doveva morire un ragazzo per capire che quell’attraversamento va sistemato e va messo anche un semaforo pedonale?". Ed ancora, "su quella strada corrono come dei dannati, servono controlli e multe da parte della polizia locale".
Il sindaco Daniele Davide Barletta, interpellato in merito alla sicurezza dell’attraversamento di via Kennedy, non ha voluto rispondere. Anche nel suo post pubblicato sui profili social non entra nel merito delle polemiche e scrive: "L’incidente è una tragedia che impone di dosare e misurare le parole. A nome dell’amministrazione, porgo le più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici del ragazzo, a cui siamo vicini; mando inoltre un abbraccio carico di speranza alla ragazza che in queste ore sta lottando per la vita – aggiunge il sindaco leghista –. L’incidente è stato causato da un conducente ubriaco, senza patente. Fatico a comprendere come il soggetto, più volte denunciato, fosse ancora libero, con il rischio di causare simili drammi, come effettivamente accaduto. Ogni parola in più sarebbe irrispettosa, indelicata ed inopportuna. Ora lasciamo che la magistratura faccia il suo corso".