Con decine di commenti di sostegno, i cittadini hanno apprezzato la risposta che il sindaco Enrico Baj ha dato a chi ha espresso preoccupazione per i recenti vandalismi che hanno colpito la città. Gli incivili hanno distrutto le decorazioni natalizie in piazza Daccò e lasciato immondizia ovunque. "Sono stati istruiti i procedimenti per individuare i responsabili", assicura il primo cittadino, che si rivolge alla città: "Non lasciamoci scoraggiare da questi atti di inciviltà. Al contrario, guardiamoli come un’opportunità per rafforzare il nostro senso di comunità e per trasmettere alle nuove generazioni il valore del vivere insieme e del rispetto reciproco".
"Credo nella cooperazione con le scuole, le associazioni culturali e sportive, le forze dell’ordine e le istituzioni – aggiunge Baj –. Per questo, lanceremo progetti di inclusione sociale, offrendo ai giovani l’opportunità di avvicinarsi allo sport, alla cultura e alle arti espressive, per cercare di dare risposte ai segnali preoccupanti che rileviamo all’interno del nostro tessuto sociale". Insomma, al disagio che accompagna le azioni dei vandali, il sindaco risponde con progetti per "stimolare positivamente i nostri ragazzi, curandone il benessere psicofisico, in modo da dirigerci verso una società più equilibrata, basata sulla cooperazione e sul rispetto dei beni della collettività, implementando il senso civico. Concentriamo gli sforzi per offrire alle nuove generazioni opportunità e modelli positivi".
In più, il Comune lavora per "migliorare l’illuminazione pubblica e potenziare il sistema di sorveglianza con telecamere – spiega Baj –. Misure che aumentano la sicurezza e fungono da deterrente per comportamenti antisociali".
Infine, "è fondamentale una riflessione su questi vandalismi – conclude il sindaco – e su come possiamo, insieme, costruire una comunità più coesa e rispettosa. Deve essere un impegno di tutti. In risposta a questi eventi, proponiamo di organizzare incontri comunitari dove genitori, educatori e giovani possano dialogare apertamente. Creiamo spazi di ascolto e confronto, dove i ragazzi possano sentirsi liberi di esprimere le loro difficoltà e i loro bisogni e dove gli adulti possano offrire guida e sostegno". Fra.Gri.