GABRIELE
Cronaca

Induno Olona-Varese, il collo di bottiglia dei piccoli grandi ritardi

Rfi rifiuta di raddoppiare la tratta Induno-Varese, causando ritardi al Regio Express da Milano. Pendolari esprimono preoccupazione per impatto quotidiano.

Rfi rifiuta di raddoppiare la tratta Induno-Varese, causando ritardi al Regio Express da Milano. Pendolari esprimono preoccupazione per impatto quotidiano.

Rfi rifiuta di raddoppiare la tratta Induno-Varese, causando ritardi al Regio Express da Milano. Pendolari esprimono preoccupazione per impatto quotidiano.

Moroni

Siamo alle solite: nonostante le numerose richieste, Rete ferroviaria italiana non vuole prendere in considerazione l’idea di raddoppiare o perlomeno di creare un Posto di Movimento sulla tratta da Induno Olona a Varese. La nuova linea, potenziata tra il 2009 e il 2017, è interamente a doppio binario tranne che per il tratto da Induno a Varese, che rimane a binario unico. Si crea così un vero collo di bottiglia. Purtroppo, questo collo di bottiglia continua a causare al Regio Express da Milano ritardi che vanno dai 5 ai 10 minuti, perché a Induno è necessario che si arresti e aspetti il treno che arriva da Varese prima di poter ripartire. Preciso. A ogni 30’ il treno da Milano si deve incrociare a Induno Olona con il Regio Express partito da Porto Ceresio e diretto a Milano: incrocio, fermo, ritardo dell’arrivo a Varese. Oltre a questo, la maggior parte delle volte il treno suburbano S40 da Varese per Como, prima di partire deve attendere che si risolva questo ritardo. Di conseguenza, si avvia a sua volta in ritardo. Auspichiamo che Rfi prenda in considerazione l’idea di raddoppiare la tratta Induno-Varese.

Nicolò Miani, Arcisate (Va)

Ritardo dai 5 ai 10 minuti, scrive il nostro lettore e affezionato corrispondente. Cosa sono, sono pochi, obietterà qualcuno. Sbaglia. La vita del pendolare è anche questo: ritardi che in sé non sarebbero tanto gravosi. Ma proviamo a riflettere: un ritardo quotidiano, che si verifica puntualmente ogni giorno della settimana lavorativa. Un accumulo. E dentro quell’accumulo c’è una parte, una parte consistente, della vita di chi viaggia per lavoro. E non è retorica.

gabrielemoroni51@gmail.com