Milano - "La campagna vaccinale contro l'influenza sta andando benino. Ma la senzazione, un'impressione legata a quello che osservo tra i miei pazienti e che sento parlando con i colleghi, è che quest'anno ci sia un po' più di freddezza. Vedo che al momento non c'è una grande richiesta come c'è stata invece altri anni", A fare il punto è Roberto Carlo Rossi, presidente dell'Ordine dei medici di Milano.
"Forse - ipotizza - questo è dovuto un po' alla sensazione che, magari sbagliando, l'opinione pubblica ha avuto, di un raffreddamento sulla politica vaccinale". "Non vorrei che questo avesse portato a un calo di interesse. Sarebbe un peccato - ragiona il numero uno dell'Omceo meneghino - perché è vero che la letalità dell'influenza è circa 20 volte inferiore a quella che abbiamo visto con Covid, però anche l'influenza può essere una malattia grave".
Dal medico stanno arrivando più casi di influenza o quadri più gravi? "In questo momento non rileviamo quadri gravi - risponde Rossi - Vediamo casi", anche se "normalmente in questa stagione i virus influenzali circolano nel mondo occidentale in modo ancora scarso: di solito colpiscono più 'in massa' tra dicembre e gennaio e quest'anno si pensa che l'influenza possa essere più aggressiva - sottolinea il presidente dei camici bianchi milanesi - perché negli ultimi 2 anni, con le misure anti-Covid, le persone sono state meno esposte" agli altri patogeni respiratori "e poi perché c'è un certo desiderio di stare insieme dopo il lungo periodo di restrizioni".
A chi è raccomandata la vaccinazione antinfluenzale
Insieme alle misure di igiene e di protezione individuale, la vaccinazione è lo strumento più efficace e sicuro per prevenire l'influenza stagionale. Sono stati individuati alcuni gruppi cui somministrare il vaccino antinfluenzale in via prioritaria: over 60, donne in gravidanza, persone a rischio per patologia, bambini e operatori sanitari. La vaccinazione è inoltre raccomandata ai soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (insegnanti, forze di polizia, vigili del fuoco), a lavoratori che, per motivi di lavoro, sono a contatto con animali e ai donatori di sangue.
Come si trasmette l'influenza
Come spiegato dal sito della Regione Lombardia dedicato alla campagna antinfluenzale "la trasmissione tra persone del virus dell’influenza si può verificare per via aerea, attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo una buona igiene delle mani è molto importante nel limitare la diffusione".
Le misure anti-contagio
Per questo l’ECDC raccomanda il rispetto delle seguenti misure:
- Lavare regolarmente le mani e asciugarle correttamente. Le mani devono essere lavate accuratamente con acqua e sapone, per almeno 40-60 secondi ogni volta, specialmente dopo aver tossito o starnutito, e infine asciugate. I disinfettanti per le mani a base alcolica riducono la quantità di virus influenzale dalle mani contaminate e possono rappresentare una valida alternativa in assenza di acqua. Un gesto semplice come lavarsi spesso le mani è riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno dei metodi più efficaci per controllare la diffusione delle infezioni anche negli ospedali.
- Coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, con fazzoletti monouso da smaltire correttamente e lavarsi dopo le mani;
- Autoisolarsi a casa in caso di malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale;
- Evitare il contatto stretto con persone ammalate, mantenendo una distanza di almeno un metro da chi presenta sintomi dell’influenza ed evitare posti affollati. Quando non è possibile mantenere la distanza, ridurre il tempo di contatto stretto con persone malate.
- Evitare di toccarsi occhi, naso o bocca. I virus possono diffondersi quando una persona tocca qualsiasi superficie contaminata da virus e poi si tocca occhi, naso o bocca.