Milano, 23 ottobre 2024 – Il virus H3N2 (ribattezzato 'australiano'), che nell'altra metà del mondo ha alimentato la seconda stagione influenzale più pesante dell'ultimo decennio? È già arrivato in Italia ma "al momento i casi sono davvero sporadici". A fare il punto per l'Adnkronos Salute è Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione di Igiene e medicina preventiva dell'università Statale di Milano.
Il virus H3N2 rilevato anche in Lombardia
Se l'azienda ospedaliero universitaria di "Novara ha isolato un virus H1N1", già ben noto al nostro sistema immunitario, "anche in Lombardia ci sono stati isolamenti sporadici ed è stato rilevato l'H3N2", riferisce il virologo. "In Australia hanno circolato entrambi, sia H1N1 che H3N2, però ha prevalso quest'ultimo. Si tratta di una nuova variante più immunoevasiva, che quindi potrà dare più casi", ribadisce Pregliasco.
Lo scenario post-Covid
Dopo la pandemia lo scenario è cambiato. “C'erano anni in cui, correva l'era pre-Covid, l'isolamento del virus dell'influenza faceva notizia – ha sottolineato il noto virologo -. Anche se forse non lo era, veniva considerato il caso numero uno, l''epidemia dell'inverno' era cominciata. Un ricordo del passato, perché "la pandemia ha cambiato tutto: oggi l'attenzione è sempre alta, abbiamo tanti laboratori di riferimento, si fanno più tamponi".
La campagna vaccinale
L'esperto ha ricordato anche "l'importanza della vaccinazione". In regione la campagna vaccinale è partita il primo ottobre e dal 4 novembre il vaccino antinfluenzale sarà gratuito per tutti.
Le previsioni
Pregliasco ha anche confermato le sue previsioni sull'Australiana e sul mix di patogeni che circoleranno con lei: "Se la scorsa stagione abbiamo contato in Italia 14,5 milioni di casi di sindromi simil-influenzali, comprensivi cioè di influenza vera e propria, Covid, virus respiratorio sinciziale (Rsv) e altri virus 'cugini', quest'anno ci attendiamo gli stessi valori o un po' di più". Circa 15 milioni di connazionali potrebbero sperimentare gli effetti dell'onda in arrivo.
Verso i 200mila casi a settimana
I numeri dell'influenza edizione 2024-2025 non sono ancora ufficiali, i bollettini della sorveglianza RespiVirNet curata dall'Istituto superiore di sanità dovrebbero cominciare la prossima settimana, ma "la curva delle sindromi simil-influenzali va salendo: possiamo ipotizzare un numero di casi nell'ordine dei 200mila a settimana", ha stimato il virologo. Il cocktail di virus è il solito: "Circola Covid, ci sono degli enterovirus, dei rhinovirus, degli adenovirus, dei virus parainfluenzali, dei coronavirus non Sars-CoV-2 e alcuni casi sporadici di influenza", ha spiegato all'Adnkronos Salute il direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva dell'università Statale di Milano.
Il meteo da tenere d’occhio
In queste ore di allerta maltempo in diverse zone d'Italia possiamo aspettarci una stagione influenzale anticipata? "Come sempre tutto dipenderà dall'andamento meteorologico e dall'abbassamento delle temperature. L'influenza vera - ricorda l'esperto - scatta quando le temperature scendono e rimangono basse, mentre in una fase come questa, con ampi sbalzi termici, lavorano di più gli altri virus 'cugini'. Come sempre il trigger, l'elemento scatenante, non è mai facile da individuare. C'è un fattore di crescita", però i casi di influenza 'doc' al momento "sono davvero sporadici".