SIMONA BALLATORE
Cronaca

Scuola, oggi la prima campanella per 1.334.198 studenti lombardi. Ma l’effetto culle vuote si vede

Il calo demografico fa segnare un -5% degli studenti in cinque anni, 15.746 alunni in meno rispetto allo scorso anno. Riforma dei tecnici, IA e orientamento. Volta: “Impresa ciclopica per i concorsi”

Oggi riprendono le lezioni nella maggior parte delle scuole lombarde

Oggi riprendono le lezioni nella maggior parte delle scuole lombarde

Milano – C’è chi ha giocato d’anticipo, insieme a 1.335 scuole materne, dando il via alle lezioni già nei giorni scorsi o accogliendo le matricole, ma la prima campanella in Lombardia suonerà ufficialmente oggi per 5.463 scuole statali (1.115 gli istituti scolastici lombardi con dirigente). Scuole che, in tutto il Paese, fanno i conti con la denatalità: tra i banchi lombardi si conteranno 15.746 alunni in meno rispetto all’anno scorso. In cinque anni il calo è di quasi il 5% (- 4,84% per la precisione). L’effetto culle vuote che ha colpito infanzia (- 9,80% rispetto al 2020/21) e primaria (-8,68%), si fa sentire forte anche alle medie, con 252.465 alunni rispetto ai 257.216 di un settembre fa e un calo del 5,80% in cinque anni.

Sul 2020/21 resta un timido +1,28% alle superiori, ma i banchi vuoti si vedono anche qui, con 847 iscritti in meno rispetto al 2023/24. A questi dati vanno aggiunti gli studenti iscritti nelle scuole paritarie: 217.380, dei quali 114.608 all’Infanzia, 39.016 alla primaria, 27.133 alle medie e 36.623 alle superiori. Nonostante il calo demografico è stato garantito l’organico.

“Rispetto agli anni passati c’è stata una massiccia immissione in ruolo di docenti: dobbiamo ringraziare il ministro Giuseppe Valditara che ha voluto fortemente queste procedure concorsuali – spiega Luciana Volta, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale –. Procedure che abbiamo concluso in tempi record, visti i numeri della Lombardia. Sono stati immessi in ruolo anche i Dsga (i direttori dei servizi amministrativi, ndr). La scuola riparte in una situazione abbastanza serena, anche se gli imprevisti ci sono sempre”.

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Luciana Volta

Mancano le ultime 19 classi di concorso, tra le quali la primaria, si punta a chiudere la partita entro il mese di settembre. Nel frattempo saranno nominati alcuni docenti fino agli aventi diritto. “Non saranno molti, in Lombardia avevamo 112 commissioni: è stata un’impresa ciclopica”, sottolinea Volta. Le nomine annuali sono ancora in corso, si attende di capire quante rinunce ci saranno per passare agli step successivi. “Ma rispetto agli altri anni siamo riusciti a ottenere un risultato quasi “miracoloso“, ovvero che entro il 31 agosto partissero già le supplenze, i contratti a tempo determinato – precisa il direttore generale dell’Usr –: c’è stata qualche criticità, ma è stata risolta in tempo utile. È giusto che i ragazzi abbiano un corpo docenti quanto possibile stabile, anche se non dipende da noi. Si parla spesso del fenomeno del precariato, ma è legato anche al fatto che il personale della scuola non sempre fa scelte che sono quelle della stabilità”.

L’incoraggiamento, il primo giorno di scuola, oltre ai ragazzi va agli insegnanti “che hanno un ruolo chiave” e alle famiglie: “La collaborazione è fondamentale”. Comincia un nuovo anno, con indirizzi al debutto, le prime sperimentazioni 4 più 2, l’avvio della riforma dei tecnici e dei professionali. “Sull’orientamento abbiamo fatto grandi cose – sottolinea il direttore generale Volta –: da due anni c’è un coordinamento regionale per dare una visione complessiva su università e lavoro”. La prossima sfida sarà lavorare già dal primo ciclo. Altro tema che fa capolino è quello dell’intelligenza artificiale: 15 classi cominceranno a sperimentarla nei prossimi mesi, alcune saranno in Lombardia. “Siamo ancora allo stato embrionale – conferma Volta –: va introdotta in modo utile ai ragazzi, come strumento, non come qualcosa che li fagocita. I rischi non sono pochi. È positivo che venga introdotta gradualmente, in maniera studiata, meditata”.