Non poteva vedere quel gruppetto allontanarsi con le sue due collanine d’oro appena strappategli dal collo. Così il ragazzo di 20 anni, nato a Milano, ha inseguito i tre rapinatori e li ha affrontati. Finché uno di loro non ha estratto un’arma, un taglierino o un coltello, conficcandogli la lama tra le scapole. E il ventenne è rimasto a terra, ferito, sul marciapiede, fino all’arrivo dei soccorsi. È successo ieri pomeriggio poco dopo le 17.30 in via Terenzio, alle spalle del parco Oreste del Buono, a ridosso del Museo Wow - Spazio Fumetto di viale Campania. Il ragazzo, trasportato in codice giallo all’ospedale San Raffaele, non è in pericolo di vita. Lucido, in grado di parlare, prima di essere accompagnato al Pronto soccorso ha descritto alla polizia gli aggressori, che all’arrivo della Volante si erano già dati alla fuga: a prima vista suoi coetanei o un po’ più giovani, alcuni di origine nordafricana e altri dell’Est Europa. In tre gli si sarebbero scagliati addosso mentre lui stava passeggiando con una ragazza nel parco, puntando subito alle sue catenine d’oro. Non è chiaro se il giovane sia stato minacciato o se il trio gli abbia strappato direttamente le collanine dal collo per poi fuggire verso via Terenzio. Di sicuro, il ragazzo li ha inseguiti e raggiunti chiedendo che gli venissero restituite. Dalle parole agli spintoni, fino al disperato tentativo di bloccare quella banda. Tre contro uno. È stato un attimo: uno di loro ha preso dalla tasca un coltello o un taglierino e lo ha affondato nella schiena della vittima, tra le scapole. Un paio di fendenti che sono bastati a far cadere a terra il ventenne, ferito. Tutto mentre a pochi passi i bambini giocavano nel parco e adolescenti si divertivano a “surfare“ sulla pista da skate. Immagiamo le urla della ragazza del ferito, poi la richiesta di aiuto e l’arrivo degli operatori del 118 e della polizia, mentre il trio di aggressori si era già dileguato con il bottino. Il ventenne è stato soccorso sul posto e poi è stato trasportato all’ospedale San Raffaele, mentre la polizia è rimasta ore in via Terenzio per i necessari rilievi e ascoltare i testimoni. Da passare al setaccio anche i filmati delle telecamere della zona, con l’obiettivo di individuare gli aggressori.
Com’è il clima , nel parco? "Di solito c’è sicurezza. Non abbiamo paura di portare i nostri bambini", racconta una mamma. "È un parco frequentato da diversi gruppi di persone: ci sono le mamme con i bambini, gli adolescenti che si divertono sugli skateboard, habituè sulle panchine, persone di passaggio. Come in tutti i parchi cittadini. Non mi vengono in mente altri episodi di aggressioni o di rapine". Anche se qualcuno, apprendiamo, avrebbe notato di recente la presenza di gruppi "mai visti prima". "L’allarme – raccontano alcuni cittadini – era scattato in zone limitrofe nei mesi scorsi, per la presenza di una baby gang che terrorizzava viale Molise, l’area di piazza Grandi e altri posti vicini. Nel nostro parco, però, non ci risultano rapine o aggressioni prima dell’espisodio di oggi". La gang di cui parlano è stata smantellata dai carabinieri dieci giorni fa. In avanscoperta venivano mandati i più piccoli, dodicenni, che chiedevano qualcosa alla vittima: spiccioli, il telefonino in prestito per una telefonata. Poi arrivavano gli altri. E il malcapitato di turno si ritrovava accerchiato in pochi secondi. minacciato con un coltello, preso a pugni e calci poi derubato dalla banda che in pochi mesi ha terrorizzato i quartieri della periferia sud-est di Milano, in particolare Calvairate e Corvetto.
Era la banda Z4, che sta per Zona 4, il Municipio di appartenenza. Nei guai sono finiti 8 ragazzi tra i 12 e i 17 anni che dovranno rispondere di rapina e lesioni personali aggravate. Su un totale di dieci indagati, tra cui tre ragazze, per sei è stata disposta la custodia cautelare in Istituti penali minorili, due sono stati sottoposti alla permanenza in casa e altrettanti non sono imputabili perché dodicenni. Tre sono italiani, due romeni e cinque italiani di seconda generazione, di origine nordafricana. I tre che ieri erano nel parco Oreste del Buono non hanno ancora un nome e un volto. Sono giovani che vivono in zona? Quella di ieri, è stata la prima aggressione con la loro firma? Domande ancora senza risposta.