Come era prevedibile alla fine sono arrivate le polemiche. Milano è stata inondata dalla festa che ha visto 350mila tifosi nerazzurri scortare i pullman scoperti con staff e giocatori da San Siro fino a piazza Duomo. E, nel corso di una parata indimenticabile, non sono mancati gli sfottò e i cori: bersagli preferiti, gli acerrimi rivali del Milan.
Striscioni incriminati
L’impressione è che alcuni giocatori dell’Inter fossero in cerca di una “rivincita” dopo la parata dei rossoneri nel maggio 2021. Lo scudetto appena vinto proprio a discapito dei nerazzurri aveva portato alcuni giocatori del Milan a festeggiamenti estremi, finendo pure per incappare in multe. E dunque, nonostante le raccomandazioni della società di mantenere il rispetto per gli avversari, era prevedibile che qualche esagerazione potesse scappare. In realtà non è servito attendere molto: da poco usciti dalla pancia del Meazza, Marko Arnautovic ha raccolto dai tifosi e passato a Denzel Dumfries un cartellone che raffigurava Theo Hernandez (uno dei più colpiti dagli sfottò nerazzurri) in versione “cagnolino” tenuto al guinzaglio proprio dall’esterno olandese. Una scena che non è scappata alla Procura e che, con ogni probabilità, costerà una multa al giocatore dell’Inter come successe al rivale francese dei rossoneri (sanzionato con 4mila euro di ammenda per uno striscione che recitava “La Coppa Italia mettila nel c**o”). Ma le polemiche non circoscritte a questo episodio. Anche Davide Frattesi si è reso protagonista di prese in giro ai danni dei “cugini” rossoneri: lo striscione “milanista chiacchierone” con una faccia rossa in lacrime non è passato inosservato
Lautaro e il coro anti-Milan
Altro episodio discusso ha riguardato il capitano dell’Inter, Lautaro Martinez. El Toro di Bahia Blanca è stato tra i protagonisti della stagione nerazzurra e della festa scudetto. A un certo punto, sempre dal pullman, Lautaro ha preso parte a un coro anti-Milan, gettonatissimo durante i festeggiamenti nerazzurri, che dice “Chi non salta insieme a noi cos’è? È un milanista pezzo di me**a”. Il bomber nerazzurro non ha saputo trattenersi saltando e cantando insieme al suo popolo in festa
La mucca nerazzurra
Anche la festa dei tifosi però non ha risparmiato polemiche. Le critiche, in particolare, sono arrivate per una mucca imbrattata di vernice nerazzurra. Oggi l'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) "chiede formalmente alle forze dell'ordine se il conduttore sia stato identificato e se siano state inflitte sanzioni per questo sfregio. L'animale, così ridotto, è stato oltretutto condotto in un corteo pieno di gente, urla, fumi, rumori, fuochi d'artificio". Si tratta "di un triste episodio che può configurare un reato per detenzione incompatibile o comunque una forma di maltrattamento- sottolinea l'Oipa- e, anche dal punto di vista amministrativo, si tratta di una fattispecie sanzionabile. Come l'asinello 'vestito' con i colori del Napoli fatto sfilare lo scorso anno in occasione dello scudetto della squadra partenopea, è questo un abuso nei confronti dei poveri animali ridotti a vessillo, mortificati e umiliati".
L'Oipa, oltre ad attivarsi conoscere i particolari quanto avvenuto, sporgerà comunque denuncia alla Procura della Repubblica di Milano e chiede ai Garanti per i diritti degli animali del Comune di Milano di procedere con le opportune verifiche. "Ci saremmo aspettati da una città come Milano un controllo preventivo e rigido per prevenire tali condotte- osserva il presidente dell'Oipa, Massimo Comparotto- Come hanno fatto a portare una mucca in città? Cosa hanno fatto le forze dell'ordine per impedirlo?".