ROBERTA RAMPINI
Cronaca

"Intitolate a Elisabetta un parco pubblico"

Si moltiplicano le iniziative degli animalisti per ricordare la “staffettista“, morta in un incidente stradale durante un trasporto di cuccioli

di Roberta Rampini

Una fiaccolata, la raccolta fondi, l’istituzione di una giornata del volontariato animalista nella data del 7 febbraio, l’intitolazione di un parco pubblico e una proposta di legge contro il randagismo. Da Rho a Bari, si moltiplicano le iniziative per ricordare Elisabetta Barbieri, 63 anni di Rho, nota per il suo impegno nelle staffette di animali da adottare. La volontaria è deceduta domenica alle 5.30 in un tragico incidente stradale lungo la carreggiata nord dell’autostrada A14, tra Pesaro e Cattolica, insieme a uno degli autisti del furgone, Federico “Chicco“ Tonin, 47 anni, di Arconate, al suo primo viaggio.

Il marito Roberto Xalle si è recato ieri all’obitorio dell’ospedale di Pesaro per il dissequestro della salma e per le pratiche burocratiche necessarie per il funerale che si svolgerà giovedì pomeriggio a Rho. Un viaggio lungo e faticoso per riportare a casa la moglie, con cui condivideva la passione per gli animali e con cui aveva fatto decine di staffette dal sud al nord, con cani e gatti per famiglie adottive.

"Siamo sommersi da articoli che raccontano dei viaggi di Betty, tantissimi mi hanno contattato perché vogliono fare qualcosa di concreto per ricordarla – commenta il marito – io spero che questa voglia di riprendere la sua attività sia da stimolo per tutti noi".

In città è iniziato un tam tam sui social per chiedere all’amministrazione comunale di intitolare a Elisabetta il parco pubblico di via Bixio, che si trova vicino all’abitazione della volontaria scomparsa . L’Associazione italiana difesa animali ed ambiente, a nome di centinaia di volontari, chiede a tutte le altre associazioni di riconoscere nella data del 7 febbraio (giorno dell’incidente) la ricorrenza della “Giornata del Volontario Animalista e Staffettista per amore“.

"La nostra è una proposta che nasce dal basso – dice Lorenzo Croce, presidente di Aidaa – crediamo che molto si possa fare per la tutela delle staffette e degli animali trasportati e che tutti insieme possiamo assumere questo impegno e di dedicare il 7 febbraio di ogni anno a Elisabetta e Federico e al bellissimo cane morto con loro, con iniziative di miglioramento e promozione di questa pratica tanto diffusa e tanto utile a trovare casa ogni anno a migliaia di anime altrimenti destinate a una vita di stenti e spesso a morte certa".