L’intitolazione è decisa da tempo, ma diverrà atto formale, e cerimonia ufficiale, il prossimo 16 dicembre alle 11, anniversario del giorno in cui 37 anni fa si chiudeva il maxi processo di Palermo: il nuovo giardino fra via Di Vittorio, via don Luigi Sturzo e piazza Giovanni XXIII sarà dedicato a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e a tutte le vittime di mafia. Una intitolazione che prende le mosse da lontano, e da una mozione presentata due anni fa da un consigliere di minoranza, poi sposata dall’intero consiglio comunale. Il tavolo è proseguito nel tempo, in collaborazione anche con le ragazze e i ragazzi del progetto di cittadinanza attiva "Blog Democracy".
Un percorso che, in estate, ha avuto anche ufficiale avallo e parere favorevole da parte della Prefettura milanese. Il nuovo giardino è ultimato da tempo, e già frequentato: aree verdi e un gazebo con panchine in un’area strategica, su cui si affacciano palazzi ma soprattutto, anche questo un elemento significativo, una scuola, l’Accademia Formativa Martesana, frequentata ogni giorno da centinaia di adolescenti. In attesa dunque del cerimoniale, al quale parteciperanno Amministrazione, ragazzi, istituzioni e associazioni, la notizia ufficiale dell’intitolazione. "Abbiamo deciso di formalizzarla - così in una nota della sindaca Ilaria Scaccabarozzi - in una data significativa, e in concomitanza con un anniversario significativo, i 37 anni dalla data di chiusura del maxiprocesso di Palermo, passato alla storia come il processo dello Stato contro “Cosa nostra”. Un procedimento giudiziario che fu ritenuto un fondamentale passo in avanti nella lotta alla mafia".
La realizzazione dell’area verde "per la legalità" è stata resa economicamente possibile grazie a un accordo fra l’amministrazione comunale e l’operatore economico che sta costruendo il comparto residenziale C4 a ovest della città, e che ha provveduto ai lavori a scomputo oneri. Un passo ancora indietro, per ricordare la mozione che ha dato negli anni scorsi il via al progetto, presentata nel 2022 dal consigliere della Lega Nord Vincenzo Saglibene. Non un atto isolato. A seguito di un’ulteriore mozione si progetta l’intitolazione di un’area cittadina, di un parco o di una piazza anche a Emanuela Loi, giovane agente di scorta che morì con i colleghi e con il giudice Borsellino nell’attentato di via D’Amelio.