Milano, 18 dicembre 2024 – Il curriculum dice che nel marzo del 2022 è diventato un dirigente del Comune, assumendo un incarico nel settore delle politiche per l’abitare, dopo una lunga esperienza in un consorzio dell’hinterland per l’edilizia popolare e un precedente passaggio in Regione. Ora, stando ad alcuni atti firmati qualche mese fa e ancora reperibili on line, era passato alla direzione appalti di Palazzo Marino, anche se al Giorno risulta una recentissima sospensione dal servizio.
Ieri pomeriggio, Angelo Z., 61 anni compiuti un paio di mesi fa, è stato arrestato dagli agenti della polizia locale per omissione di soccorso: stamattina si presenterà davanti al giudice della direttissima per difendersi dall’accusa di non essersi fermato dopo aver travolto una carrozzina con una bambina di tre anni a bordo, che per fortuna ha riportato solo alcune lievi contusioni al volto medicate al Niguarda. Ai ghisa che l’hanno rintracciato sette ore dopo l’incidente, avrebbe detto in sintesi: “Ho sentito un botto, ma non mi sono reso conto di aver investito qualcuno”. Una ricostruzione che pare incompatibile con quella emersa dall’inchiesta-lampo dei vigili del Radiomobile, guidati dal comandante Gianluca Mirabelli.
La cronaca dell’incidente, andato in scena ad appena sei giorni di distanza da quello costato la vita alla trentaquattrenne peruviana Rocio Espinoza Romero in viale Serra, ci riporta alle 9 in piazza Durante, a poche centinaia di metri da piazzale Loreto. L’incrocio è quello tra via Catalani e via Casoretto: ci sono le strisce per attraversare, ma non un semaforo a regolare il passaggio di auto e pedoni. Una trentunenne di origine bengalese avanza con il passeggino, ma all’improvviso si vede arrivare addosso l’Audi Q3 bianca guidata da Z. Attimi di terrore: la carrozzina finisce a terra, la bambina piange per lo spavento ma sin dai primissimi minuti si capisce che le escoriazioni sul viso saranno le uniche conseguenze di un impatto potenzialmente letale. La madre è illesa. Un miracolo. Il conducente riparte e si allontana a velocità molto sostenuta, ma la dashcam installata nell’abitacolo di un furgone che gli stava dietro immortala modello e colore della macchina investitrice (non la targa).
Parte da quei pochissimi elementi il lavoro d’indagine degli agenti di piazza Beccaria specializzati nella caccia ai pirati in fuga, che frame dopo frame riescono a risalire al suv e al possibile proprietario. I blitz a casa e in ufficio non portano a rintracciare il sessantunenne. L’Audi viene infine localizzata attorno alle 16 dalle parti di via Gioia: Z. l’ha parcheggiata lì. Appena i vigili vedono l’uomo avvicinarsi all’auto per aprire la portiera, lo bloccano immediatamente e lo portano negli uffici di via Custodi; d’intesa con il pm di turno, scattano l’arresto e il trasferimento in camera di sicurezza.