MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Investì e uccise un ciclista. Detenuto in permesso condannato a 9 anni e 6 mesi

Il 27enne era in regime di semilibertà: rubò furgone e si mise alla guida ubriaco. L’incidente nella frazione di Civesio, 78enne travolto, poi la fuga e la cattura.

Investì e uccise un ciclista. Detenuto in permesso  condannato a 9 anni e 6 mesi

L’incidente in cui perse la vita un 78enne travolto da un 27enne di Garbagnate La condanna arriva dal gup del tribunale di Lodi

È stato condannato a 9 anni e sei mesi di reclusione per omicidio stradale e guida in stato di ebbrezza, Vasco Dall’Osto, il 27enne originario di Garbagnate Milanese che il 15 maggio del 2023 a San Giuliano Milanese aveva travolto e ucciso con un furgone un ciclista di 78 anni, Renato Borsottidi. La condanna arriva dal gup del tribunale di Lodi. All’epoca dei fatti Dall’Osto aveva da poco ottenuto la semilibertà dal carcere di Bollate, dove stava scontando una precedente condanna, ed era stato assegnato ad eseguire alcuni lavori nella zona di Cava Tecchione a Sesto Ulteriano. In uscita dal carcere, perché ammesso al beneficio del lavoro esterno, aveva rubato un furgone Iveco Daily (quello della cooperativa per cui prestava servizio) ad un collega, un trentaquattrenne kosovaro, a sua volta detenuto a Opera e ammesso al lavoro esterno.

Successivamente aveva rapinato e aggredito tre persone (due hanno ritirato la denuncia), un gommista e il figlio, rapinando un cliente che si trovava all’interno dell’officina. Poi Dall’Osto si era rimesso al volante, pur non avendo la patente e in stato di ebbrezza, e qualche minuto prima delle 17 del 15 maggio del 2023, aveva travolto Renato Borsotti, che stava pedalando in sella alla sua bicicletta vicino all’ingresso della cava del Tecchione, nella frazione Civesio: l’anziano era stato sbalzato sul parabrezza e poi è rovinato a terra, mentre la bicicletta è stata trascinata dall’Iveco per una ventina di metri. Il ventisettenne ha proseguito la sua folle corsa per cercare di allontanarsi, ma il furgone si è impantanato. Così si è spogliato e si è tuffato in un laghetto artificiale per tentare di allontanarsi a nuoto. Braccato dai carabinieri, vigili del fuoco che lo avevano ripescato nello specchio d’acqua e dagli agenti della polizia locale di San Giuliano Milanese venne arrestato. In cella ci era finito nell’ottobre del 2019, quando gli investigatori della Squadra mobile di Milano lo avevano arrestato per il tentato omicidio di un pusher che in corso Como gli aveva venduto una dose di cocaina, in realtà si trattava di un fazzoletto di carta sbriciolato. Dall’Osto aveva affrontato lo spacciatore, lo aveva colpito con un pugno e lo avevascaraventato giù dalla rampa di un parcheggio.