V.B.D.
Cronaca

Corsico, il Comune assolda un investigatore privato per controllare i dipendenti assenti

In una determina le motivazioni del pugno duro: scoprire “eventuali comportamenti illeciti perpetrati al di fuori della propria attività lavorativa”. La Uil: inaccettabile

Investigatore privato (foto di repertorio)

Corsico (Milano) – Cosa fanno i suoi dipendenti quando si assentano per malattia? O quando non timbrano il cartellino perché usano i congedi previsti dalla legge 104 o da altri istituti? È quello che vuole scoprire il Comune di Corsico, che ha stanziato 4.998 euro per ingaggiare un investigatore privato per “effettuare verifiche e controlli in merito al comportamento tenuto dai propri dipendenti formalmente assenti dal posto di lavoro”. Scritto così, nero su bianco, nell’incipit della determina numero 777 del 13 ottobre 2023, firmata dal dirigente Umberto Bertezzolo, che dà l’incarico a un’agenzia di Ferrara.

La protesta del sindacato

Apriti cielo. Il sindacato Uil Fpl, anticipando che lunedì si terrà un’assemblea in merito, stigmatizza la decisione: “Non è accettabile utilizzare metodologie che minacciano la tranquillità e serenità dei lavoratori del Comune di Corsico, sia sul posto di lavoro che fuori. Parole come “infedeltà”, “comportamenti illeciti”, “ledere il rapporto fiduciario” sono termini minacciosi, che sottintendono un atteggiamento aggressivo e punitivo”.

La posizione del Comune

Per l’amministrazione, invece, le verifiche servono “a tutelare da eventuali abusi l’Amministrazione comunale e tutti i dipendenti che svolgono il loro lavoro con dedizione e professionalità. I diritti sono indiscutibili e vanno tutelati. Proprio per questa ragione è necessario effettuare controlli su chi, talvolta in modo anche palese, abusa dei diritti dei lavoratori”. Saranno controlli “mirati” su chi, “come segnalato anche informalmente da alcuni dipendenti, reca un danno all’Ente e quindi a tutta la cittadinanza. Non si tratta, quindi, di un provvedimento indirizzato a tutti i lavoratori del Comune, ma solo a chi ha palesemente mostrato comportamenti scorretti”. 

La giurisprudenza

Quella dell’investigatore privato è una pratica non sconosciuta ai datori di lavoro privati, ma in effetti è davvero raro che sia un’amministrazione pubblica ad avvalersi di questo strumento. Legale, certo, ma che come minimo non favorisce l’armonia delle relazioni con i propri dipendenti. La giurisprudenza dà comunque ragione al Comune di Corsico: la sentenza della Seconda Sezione Giurisdizionale Centrale d'Appello della Corte dei Conti di Roma numero 36954/2016 asserisce che anche la pubblica amministrazione può avvalersi di agenzie di investigazioni private al fine di provare eventuali infedeltà dei propri dipendenti.

Il caso mense

E quindi, via col pugno duro per “tutelare l’interesse pubblico perseguito dell’Ente”. Pugno duro che a queste latitudini non è una novità: basti pensare al caso mense, scoppiato nel gennaio 2016 quando l’allora sindaco Filippo Errante, eletto sei mesi prima con una coalizione composta dalla lista civica Corsico vivere, Fratelli d’Italia, Alleanza nazionale, Lega nord e Forza Italia, decise di sanare il mancato incasso delle rette scolastiche legate alla refezione, pari a oltre 1 milione di euro, con una decisione drastica: mangia solo chi paga. 

Furbetti nel mirino

A distanza di sette anni cambia il colore del Comune (il sindaco Stefano Ventura è del Pd) ma non la fermezza. Nel mirino non ci sono le famiglie morose, bensì dipendenti sospettati di assentarsi per motivi diversi da quelli ufficialmente addotti. Le verifiche dunque “riguarderanno solamente eventuali comportamenti illeciti del dipendente perpetrati al di fuori della propria attività lavorativa, essendo il controllo di quest’ultima riservata dall'art. 3 dello Statuto direttamente al datore di lavoro ed ai suoi collaboratori”. In cinquemila euro stanziati serviranno per pagare il servizio fino alla fine del 2023. 

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