REDAZIONE MILANO

"Invitato a mandare foto nudo in chat. Ho ceduto. Ora c’è un’indagine in corso"

Giorgio, 17 anni, entra in un gruppo Whatsapp in cui vengono scambiate foto intime. Dopo insulti e pressioni, Giorgio partecipa alla sfida e invia una sua foto nuda. La segnalazione dei genitori alla polizia postale porta all'apertura di un'indagine.

Giorgio (nome di fantasia) ha 17 anni. A 16 è entrato a far parte

di un gruppo di Whatsapp di coetanei, maschi e femmine: il nome, “Se non ti mostri sei sfigato”. Uno dei ragazzi manda una sua foto

a petto nudo con un messaggio di sfida: "Chi ha il coraggio?" Partono messaggi espliciti, con incitamenti a inviare foto intime Giorgio commenta ma non partecipa alla sfida. Cominciano ad arrivare anche foto di ragazze, il giro si allarga a una cinquantina

di coetanei, Giorgio si sente escluso e decide di mandare una sua foto a petto nudo ma viene riempito di insulti e invitato

a mandarne una di nudo integrale. Accetta la sfida. Adesso è davvero nel gruppo. Le immagini girano velocemente e arrivano

ad alcuni adulti. Fra questi l’allenatore di Giorgio, che ne parla con i suoi genitori. Il ragazzo sceglie di uscire dalla chat di gruppo

I genitori segnalano il tutto alla polizia postale, che apre un’indagine per pornografia minorile.