Milano, 9 ottobre 2024 – Il giorno di Simone Inzaghi. Nella mattinata di oggi, mercoledì 9 ottobre, il tecnico dell'Inter è stato sentito dalla polizia (non in Questura, ma in altri uffici lontani da fotografi e cameraman appostati sin dalle 8 davanti ai due ingressi) come testimone nell'inchiesta di Squadra mobile e Sco che ha smantellato le curve di Inter e Milan.
In particolare, gli investigatori avrebbero chiesto conto all'allenatore delle telefonate con l'allora frontman della Nord Marco Ferdico (arrestato lunedì scorso) per la questione dei biglietti per la finale di Champions League del 2023.
Nei prossimi giorni toccherà al vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti, al capitano del Milan Davide Calabria, al centrocampista interista Hakan Calhanoglu e all'ex Inter Skriniar.
Il patto tra capi ultrà
Le indagini coordinate dai pm Sara Ombra e Paolo Storari hanno fotografato un'alleanza tra le due tifoserie con un unico obiettivo: garantire il flusso di denaro a entrambi i direttivi, indipendentemente dal risultato del derby di semifinale Champions che avrebbe poi portato l'Inter a giocarsi la coppa dalle grandi orecchie contro il Manchester City a Istanbul.
Stando a quanto emerge dagli atti, Ferdico è stato il primo a muoversi per cercare un accordo con Luca Lucci, il capo della Sud milanista.
“Come coprirsi alla Snai”
Quando ne ha parlato con Andrea Beretta, quest'ultimo ha messo in guardia Ferdico sul pericolo che la notizia dell'intesa potesse trapelare all'esterno e provocare malumore in curva: "Il problema è che questa roba non può uscire al tuo gruppo, hai capito!”, la frase di “Berro”.
Ecco la risposta di Ferdico: "Lo sappiamo io, te, Piccolo (Antonio Bellocco, ndr) e lui. Diciamo: noi abbiamo questi biglietti, facciamo questi charter, facciamo questi prezzi, abbiamo guadagnato così metà per uno, lo stesso fai tu, hai vinto lo stesso...”. È un po' come, la metafora di Ferdico, " quando ti copri alla Snai", facendo riferimento alla modalità che spesso si usa nel mondo delle scommesse per "proteggere" un unico risultato mancante in una schedina con varie partite già azzeccate.
Le pressioni per la finale
Dopo aver vinto il derby contro i cugini, la Nord ha iniziato a muoversi per ottenere più biglietti possibile per lo stadio Ataturk. L'obiettivo dichiarato era ottenere almeno 1.200 tagliandi dalla società per poi lucrarci sopra con sovrapprezzi folli. I dirigenti delegati a tenere i rapporti con la curva hanno però ridimensionato le attese, fissando il numero a quota 800 (il 20% dei 4mila ticket affidati in totale alla gestione dell'Inter).
La chiamata a Inzaghi
Una cifra che non va affatto giù a Ferdico, che inizia a muoversi su più fronti per cercare di alzare il totale dei tagliandi da rivendere. Una delle "armi" a disposizione è quella di dar vita allo sciopero del tifo per la finale di Coppa Italia, che poi l'Inter vincerà in rimonta contro la Fiorentina all'Olimpico di Roma. Il pomeriggio della partita, gli investigatori intercettano una telefonata tra il capo curva e Inzaghi: il primo spiega la decisione di non sostenere la squadra per protestare contro il ridotto pacchetto di biglietti per Istanbul. Il tecnico replica così: "Allora Marco io ti dico ehhh alla merenda...leggo il messaggio che la curva non canta a una finale...io mi sono imbestialito... nel senso...non con voi...con la società...c'erano lì...chi sai tu della società...ho detto... mancano 4 ore... cercate di sistemare sta roba perché non esiste...perché la Fiorentina è 22 anni che non fa una finale e arrivano 33mila indiavolati...i nostri sono arrivati 35mila indiavolati...nonostante la quinta finale... c'è questo casino... vedete di risolverlo... e loro mi dicono...e ma mister... risolvetelo ...questo è stato il mio appello Marco".
Obiettivo raggiunto
Alla fine, quella sera la Nord si paleserà sugli spalti solo al quindicesimo minuto del primo tempo per esultare alla doppietta di Lautaro Martinez. E la questione Champions? Nei giorni successivi, il club darà il via libera per incrementare la quota ticket per la Nord: da 800 a 1.500. Obiettivo raggiunto. Anzi di più.