Inzago (Milano), 19 giugno 2024 – C’è un primo indagato per il dramma di Inzago, dove lunedì una bambina di 11 anni di Caravaggio ha accusato un malore alla piscina Aquaneva ed è stata ricoverata all’Ospedale Papa Giovanni XIII di Bergamo dove tuttora sta lottando per sopravvivere circondata dall’affetto della famiglia e delle comunità di Caravaggio e Inzago. Il nome iscritto sul registro degli indagati è quello del viceparroco don Andrea Piana, prete del Cre di Caravaggio, accompagnatore della comitiva del centro estivo al parco acquatico in provincia di Milano.
Un atto per così dire dovuto da parte della Procura di Milano dal momento che il sacerdote aveva il compito di controllare il gruppo di minorenni – arrivato con cinque pullman dall’oratorio San Luigi di Caravaggio – di cui aveva la responsabilità in quel frangente. Ma, oltre al parroco, potrebbero essere già indagati per omesso controllo anche gli altri accompagnatori ascoltati nei giorni scorsi dalla polizia locale e dai carabinieri.
Da quanto è stato ricostruito, i ragazzi del Cre erano arrivati lunedì mattina all’Aquaneva di Inzago e un gruppo di bambine, tra cui l’11enne di origine senegalese, si sarebbero subito buttate in acqua nella vasca senza scivoli che ha una profondità massima di 160 centimetri. A quel punto sarebbe iniziata una sorta di sfida di apnea, il classico gioco a chi tiene più a lungo il fiato sotto’acqua: la ragazzina, però, non è più riemersa. Peraltro sembra che non sapesse nuotare. Quando gli assistenti bagnini l’hanno soccorsa e riportata a bordo vasca, avvisati dai parenti, era con la pancia in giù e la testa immersa. Il personale medico ha constatato l’arresto cardiaco, prima di rianimarla e di imbarcarla sull’elicottero che l’ha portata all’ospedale bergamasco.