Una scelta che penalizza i territori dell’hinterland e soprattutto "ragazzi, studenti e tutti coloro che non possono permettersi di cambiare auto, più che mai in questo periodo di crisi". Il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti (nella foto), "convinto ambientalista da sempre" come sottolinea, non ci sta. La scelta di allargare l’Area B milanese "non è una decisione giusta, non è così che si promuove la mobilità sostenibile, soprattutto se non si offrono valide alternative", aggiunge. Si tratta di una rivoluzione "non condivisa con i comuni dell’hinterland, come troppo spesso succede. Milano pensa solo a Milano, impedendo l’ingresso a chi arriva nel capoluogo dai territori vicini per lavorare o studiare – ancora Pruiti –. Non c’è alcun tipo di collaborazione con i Comuni ma solo divieti. Area B poteva avere un senso dal punto di vista della lotta allo smog, invece ricade solo sulle spalle di coloro che non possono cambiare auto e che non hanno i mezzi pubblici adeguati per raggiungere il posto di lavoro". E il sindaco riprende il discorso M4: c’è il deposito ormai pronto, tra Milano e Buccinasco, ma nessuna fermata. "Continuiamo a batterci per avere anche qui una fermata – conclude il sindaco –, sarebbe davvero utile e, questa sì, una decisione di sostenibilità. Stiamo ancora aspettando, da mesi, la convocazione da parte della Giunta milanese e dell’Agenzia per la mobilità per parlare di questo progetto".
Francesca Grillo