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"Io, tra le scuole di Napoli per frenare gli abbandoni"

Michele Salatino, 23 anni, ha concluso uno stage in Economia dello Sviluppo a Napoli per contrastare la dispersione scolastica. Ha lavorato su un progetto pilota e ha incontrato i docenti. Valuta ora un dottorato di ricerca e un impiego internazionale.

"Io, tra le scuole di Napoli per frenare gli abbandoni"

"Sono nato e cresciuto a Napoli. È stato difficile per me lasciarla: grazie a questo stage in Economia dello sviluppo ho potuto lavorare a un progetto contro la dispersione scolastica proprio per la mia città natale". Michele Salatino ha 23 anni. Dopo avere studiato alla Federico II di Napoli si è iscritto alla magistrale in Economic and Social Sciences in Bocconi, è all’ultimo anno. E ha appena chiuso lo stage del Leap, il laboratorio per le politiche contro le povertà di Bocconi.

Di cosa si è occupato?

"Il progetto mira a migliorare il rapporto tra docenti e studenti delle scuole medie di Napoli per evitare che tanti ragazzi abbandonino gli studi troppo presto. Io mi sono occupato, in particolare, della fase iniziale: il reclutamento delle scuole. Si pianificava di ingaggiarne 60, di tutti i quartieri, non solo di quelli più svantaggiati. Prima ancora ho avuto la possibilità di lavorare su risultati che erano stati raggiunti con un primo progetto pilota, su un gruppetto di scuole tra Torre del Greco e Torre Annunziata, utile a condurre il progetto vero e proprio".

Com’è andato il reclutamento?

"All’inizio abbiamo provato con le mail e con le telefonate, ma il modo migliore e più efficace è stato uno: andare sul campo, parlare del progetto. Ho incontrato i docenti e lasciato documenti. Questo programma mi ha anche permesso di conoscere meglio la mia stessa città e di sentirmi utile. Continuerò a seguire gli sviluppi attraverso professori e colleghi, son contento di dare il mio piccolo contributo alla città".

Cosa farà dopo?

"Non ho le idee chiarissime, ma l’ambito dell’economia dello sviluppo mi interessa moltissimo. Mi piacerebbe un impiego che aiuti a ridurre le disuguaglianze. Il mio sogno è lavorare per organizzazioni internazionali, anche all’estero, non lo escludo. E sto prendendo seriamente in considerazione un dottorato di ricerca".

Si.Ba.