MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Ipsos Steiner a pezzi, crolla un pannello. Il Consiglio di istituto: quando piove è un calvario

Il grido d’aiuto: "È urgente sostituire una parte del tetto"

I segni del crollo e la palestra allagata

Milano, 7 giugno 2023 –  “Controsoffitti inzuppati d’acqua, che a un certo punto cadono; palestre inagibili quando piove. Ma anche dentro aule e stanze amministrative a volte ci vogliono i secchi". Ancora: "Le porte antincendio sono quasi tutte rotte o bloccate. In alcune aule, poi, le porte mancano del tutto". A completare il quadro "voragini nei muri. Bagni rotti che finiscono nel mirino di vandali. Poi vetri frantumati, tapparelle fantasma, termosifoni malfunzionanti e cavi penzolanti".

Una scuola da rattoppare di continuo, stando alle criticità elencate da rappresentanti del Consiglio d’Istituto Itsos Albe Steiner di via San Dionigi, tra Corvetto e Vaiano Valle, dove gli oltre mille alunni tra i 14 e i 18 anni possono specializzarsi in grafica e fotografia, cinema e televisione e audiovisivo.

"Un istituto tecnico all’avanguardia. Peccato cada a pezzi" evidenzia Anna Lamanna, presidente del Consiglio d’Istituto e mamma di due allievi. "Chiediamo da anni interventi alla Città Metropolitana", la proprietà. E la voce torna a tuonare dopo il crollo di un pannello del controsoffitto, due giorni fa.

"Stavamo entrando nell’aula-laboratorio d’informatica e di grafica lunedì mattina – racconta una studentessa – e ci siamo subito accorti che un pezzo di controsoffitto era crollato su una postazione pc, invadendo pure il pavimento. A terra era pieno di acqua. Quindi siamo usciti subito". E non è la prima volta che succede. "Questi crolli sono sempre più frequenti – denuncia Sirio Moretti, di quinta superiore, rappresentante degli studenti al Consiglio d’Istituto –. Solo per caso al momento del crollo non c’era nessuno: il pannello non è pesante ma se è gonfio d’acqua può fare male seriamente. Urge un incontro con Città Metropolitana". Intanto il Comitato dei genitori, lunedì, ha chiesto un intervento dei vigili del fuoco. "Dopo la visita dei pompieri – spiega Lamanna – quell’aula-laboratorio è stata chiusa e non si potrà utilizzare se non dopo il lavoro di un’impresa specializzata che dovrà rimuovere quel che resta del pannello e certificare non ci siano problemi di tipo strutturale". E poi? La dirigente Immacolata Salvatore risponde al Giorno che "le problematiche sono note e l’interlocuzione con Città Metropolitana è costante. Segnaliamo sul portale apposito e via pec eventuali emergenze e sollecitiamo interventi".

Città Metropolitana fa sapere che sono previsti interventi di manutenzione straordinaria, da finanziare con i fondi del Pnrr: 240mila euro per la "riqualificazione di dispositivi vetusti relativi all’impianto antincendio" e "l’ammodernamento di tre ascensori". Ma "noi – ribattono rappresentanti del Consiglio d’Istituto – chiediamo che Città Metropolitana faccia intanto una perizia sulla struttura: bene la manutenzione prevista ma prima di tutto è urgentissimo un intervento sul tetto dell’edificio", una parte del quale è ammalorata: la causa delle continue infiltrazioni e dei crolli dei pannelli. Gli uffici spiegano di esserne al corrente: quella parte del tetto andrà sostituita. Stima dei costi, centinaia di migliaia di euro.