I fari dell’Antitrust sono accesi da più di un mese sull’iniziativa commerciale "Chiara Ferragni e Balocco per l’ospedale Regina Margherita di Torino": il 14 giugno, i militari del Nucleo speciale della Finanza avevano svolto un’ispezione nelle sedi dell’industria dolciaria di Fossano, in provincia di Cuneo. Ieri è arrivata un’ulteriore accelerazione: gli investigatori delle Fiamme gialle hanno fatto visita anche a due società "riconducibili" alla notissima imprenditrice e moglie del rapper Fedez, Fenice e Tbs Crew (proprietaria del sito www.blondesalad.com). Sì, perché, come si legge in una nota dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, il procedimento per presunta pratica commerciale scorretta è stato esteso anche alle due srl con sedi legali rispettivamente in via Turati e in piazza Cavour. Stando a quanto riportato nel comunicato diramato dall’Authority poco più di un mese fa, tra novembre e dicembre del 2022, la società Balocco spa ha messo in vendita pandori a edizione limitata “griffati” Ferragni, per sostenere la ricerca sull’osteosarcoma e sul sarcoma di Ewing a favore del centro clinico piemontese.
Secondo l’Antitrust, però, sia nei comunicati stampa sia sulle confezioni del pandoro messe in vendita negli esercizi commerciali, il modo in cui è stata presentata l’iniziativa "poteva indurre in errore i consumatori, facendo leva sulla loro sensibilità per iniziative benefiche a sfondo sociale". Gli acquirenti, infatti, potevano essere indotti, il sospetto dell’organismo presieduto da Roberto Rustichelli, "a credere che acquistando il pandoro “griffato” Ferragni contribuissero alla donazione per l’acquisto di un nuovo macchinario", mentre "la Balocco aveva disposto una donazione in cifra fissa a favore dell’ospedale parecchi mesi prima del lancio pubblicitario dell’iniziativa e dunque del tuto indipendentemente dall’andamento delle vendite del prodotto".
Da qui le ispezioni nelle tre aziende per acquisire documentazione ed eventuali testimonianze e cercare di capire se quell’accordo abbia violato il Codice dei consumatori o se invece ne abbia rispettato alla lettera tutte le regole.