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Mondiali 2018, Italia-Svezia a San Siro. Boninsegna: "Siamo più forti, già dimostrato"

L'ex bomber narzzurro tifa per gli Azzurri e spera in un regalo: "Oggi compio 74 anni, spero in un bel compleanno"

Roberto Boninsegna

Milano, 13 novembre 2017 - E' questione di ore. Alle 20.45, il calcio di inizio di Italia-Svezia, partita che vale un posto al Mondiale 2018. San Siro accoglierà la Nazionale Italiana con un enorme tricolore  Su ogni seggiolino dello stadio verrà infatti posato un cartoncino colorato, che i 72mila spettatori sventoleranno prima della partita contro la Svezia tingendo le due curve di rosso e verde, e la tribuna di bianco. La speciale coreografia, realizzata dalla Federcalcio e Poste italiane, sponsor degli azzurri, sarà il prologo per scaldare l'atmosfera in una serata in cui la squadra di Gian Piero Ventura ha bisogno anche della spinta del pubblico per ribaltare il risultato dell'andata ed evitare una storica disfatta.

Le attese e le speranza sono tante. "Vorrei festeggiare il mio compleanno con un bel regalo della Nazionale": anche un grande ex centravanti azzurro come Roberto Boninsegna sarà stasera al Meazza per seguire la grande sfifa per gli Azzurri. Oggi l'ex campione compie 74 anni, "spero mi facciano un regalo" dice a 'Radio anch'io sport'. Incalzato dalle domande dei conduttori, Boninsegna pronostica tra il serio e il faceto un risultato di "3-0 per l'Italia, con gol di Immobile e, se subentra, anche di Eder. Il fatto è -ha spiegato poi Boninsegna- che loro sono una buona squadra, ma noi siamo tecnicamente e tatticamente superiori alla Svezia, quindi il nostro successo ci sta tutto". 

"Se basterà l'ondata di entusiasmo di San Siro di cui ha parlato Buffon per andare ai Mondiali? È necessario andare in campo e giocare la partita. Siamo più forti, lo abbiamo anche dimostrato in Svezia con le occasioni avute", ha aggiunto l'ex bomber interista. L'andata disputata tre giorni fa si è conclusa 1-0 per i gialloblù. "Non bisognerà metterla sul fisico perchè lì sono forti, se giochiamo palla a terra, non dovrebbero esserci problemi. Ritengo sia meglio far gol subito, sbloccarla nei primi 10 minuti, quello minerebbe le sicurezze degli svedesi", ha continuato l'ex calciatore. 

Riguardo la formazione, Boninsegna ha detto: "Il mio parere? Cambiare sì, ma non troppo".  "Visto che si è giocato venerdì qualche forza fresca non può che essere necessaria, ma senza grandi rivoluzioni. L'affiatamento tra i giocatori è fondamentale, dunque stravolgere la squadra potrebbe giocare brutti scherzi", ha proseguito 'Bonimba'. Gli Azzurri devono vincere per staccare il pass mondiale e l'ex bomber nerazzurro ha le idee chiare: "Ci poteva stare finire secondi nel girone dietro alla corazzata spagnola. E posso capire le critiche per il 4-2-4 di Ventura. Ma ci siamo complicati la vita con la sconfitta in terra svedese. Tuttavia nonostante la pressione dobbiamo stare calmi e giocare al meglio". Sulla 'crisi' dei grandi giocatori in Nazionale, così Boninsegna: "Non ci sono più i grandi nomi di una volta? Certe critiche possono essere comprensibili. Il problema lo creano le grandi squadre in cui non ci sono molti giocatori italiani", ha concluso.