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Cronaca

Jhoanna Nataly, le ricerche del corpo tra Cassano d’Adda e Treviglio. Pablo Rivas resta in carcere: pericolo di fuga

Dall’alba di domenica i carabinieri battono palmo a palmo il territorio a cavallo delle due province tra rogge, capannoni e cascine. Non è escluso un sopralluogo con l’assassino reo confesso che rimane in cella a San Vittore

Cassano d’Adda (Milano) - Sono in corso dall'alba, lungo la Padana superiore, fra gli abitati di Cassano d'Adda e Treviglio, le ricerche del corpo di Jhoanna Nataly Quintanilla, la quarantenne scomparsa a Milano il 24 gennaio e di cui il compagno, Pablo Heriberto Gonzalez Rivas, ha confessato sabato l'omicidio.

Le ricerche del corpo di Jhoanna Nataly nelle campagne di Cassano d'Adda
Le ricerche del corpo di Jhoanna Nataly nelle campagne di Cassano d'Adda

Ricerche complesse, sulla base delle indicazioni confuse fornite dall'uomo e nelle mani degli inquirenti. I Carabinieri battono palmo a palmo i poco meno di quindici chilometri fra Cassano d'Adda e Treviglio, scandagliano rogge e fossati a lato strada, perlustrano a piedi i lembi di campagna fra capannoni, cascine, strade vicinali e una grande cava.

Le località, quelle della Taranta, della Cantarana e del Retorto, pochi metri oltre il ponte sull'Adda, poco lontano dal corso del fiume. Qui, in un fossato senz'acqua, a ridosso delle corsie della Statale, l'uomo avrebbe riferito di aver depositato il corpo, chiuso in un borsone da palestra.

Pioggia e maltempo non rendono più agevoli le operazioni, che dureranno presumibilmente tutta la giornata e cui partecipano decine di uomini in divisa. Non si esclude, nelle prossime ore o nelle prossime giornate, un sopralluogo con il reo confesso.

Intanto sono stati fissati per martedì prossimo gli accertamenti nell'appartamento della Bicocca in cui Pablo Heriberto Gonzalez Rivas viveva con la compagna: il 48enne resta in carcere con l’accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e occultamento di cadavere. Lo ha deciso la giudice delle indagini preliminari di Milano Anna Calabi. Per la gip, che ieri per circa due ore ha interrogato l'operaio salvadoregno, sussiste il pericolo di fuga visti i suoi legami con l'estero e il rischio di inquinamento probatorio.

I carabinieri del nucleo investigativo, oltre al monolocale, passeranno al setaccio il box, la cantina e l'auto su cui l'uomo avrebbe caricato un borsone con il cadavere della donna, che ha gettato lungo la strada che porta a Cassano d'Adda