Nessun passo avanti nella vertenza che coinvolge 50 dipendenti della sede milanese di Just Eat. La piattaforma del delivery non ritira i licenziamenti e, nell’ultimo incontro, ha confermato la volontà di esternalizzare il servizio di assistenza clienti in Albania, dove il lavoro costa meno. Per questo i sindacati hanno aperto lo stato di agitazione, con un primo pacchetto di 8 ore di sciopero. Da parte di Just Eat "una pratica censurabile e inaccettabile – spiegano Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs – l’ennesima riduzione di costi finalizzata ad aumentare i dividendi per gli azionisti. Una procedura che presenta alcuni elementi dubbi, come la non applicazione della norma antidelocalizzazione, che concederebbe tempi più lunghi nella gestione di una crisi che riguarderà 50 famiglie. Un vero pacco di Natale". A.G.
CronacaJust Eat non arretra: "Andiamo in Albania"